Contabilità

Standard Oic per la piccola impresa L’Europa frena sugli obblighi Esg

Il progetto italiano adatterà i principi contabili in base alle dimensioni della società. Von der Leyen: «Riduzione del 25% degli obblighi di reporting di sostenibilità»

Mentre l’Organismo italiano di contabilità vara il progetto “piccole imprese” per l’adattamento dimensionale e la semplificazione dei principi contabili dedicati, la Commissione europea frena il suo braccio operativo Efrag (European financial reporting advisory group) sugli obblighi di reporting di sostenibilità.

Per Bruxelles nelle ultime settimane è diventato «prioritario» posticipare l’iter degli standard settoriali, dei quali sarebbe prevista la messa in pubblica consultazione dal prossimo mese di maggio, ma anche necessario un sostanziale sfoltimento del set di informazioni aggiuntive - circa un migliaio - richieste dai nuovi standard cosiddetti agnostic.

Intervenendo al Parlamento europeo il 15 marzo scorso, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen era tornata sul tema delle sfide imposte dalla transizione green e dalla digitalizzazione, ma con un occhio rivolto alle imprese. «Sono le aziende e i lavoratori europei a rendere l’Europa una delle zone economiche più attrattive al mondo. Per questo siamo consapevoli che l’impianto normativo non deve affossare il tessuto imprenditoriale, ma supportarlo», anticipando che entro l’autunno, saranno sviluppate «proposte per semplificare gli obblighi di reporting riducendoli del 25%» e, in particolare, un set di norme dedicate alle pmi con procedure più flessibili e veloci. Pochi giorni dopo, la commissaria alla finanza, Mairead McGuinness, era tornata sulla complessità per le aziende di adeguarsi agli standard previsti. «Abbiamo chiesto all'Efrag di dare priorità allo sviluppo degli standard di sostenibilità agnostici rispetto a quelli di settore. In questo modo, evitiamo una sovrapposizione di consultazioni per gli stakeholder e offriamo i giusti strumenti alle aziende per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, senza perdere in competitività».

All’esito di questi nuovi driver politici, non cambierà la tempistica del debutto - ferma all’esercizio 2024 per il primo gruppo di imprese interessate - ma con un carico ridotto di almeno 250 informazioni rispetto al migliaio previsto dagli standard di base agnostic, mentre il set di informazioni settoriali entra, almeno provvisoriamente, in un limbo. In sostanza, pur rimanendo validi gli obiettivi di fondo della reportistica Esg, - che riguarda circa 40 mila imprese nell’Ue - si sta affermando una più marcata proporzionalità /gradualità dell’intervento normativo unionale rispetto al percorso a tappe forzate disegnato all’origine.

E sempre nell’ottica di un approccio graduale è da leggere il progetto del Consiglio di gestione dell’Organismo italiano di contabilità di adattare i principi contabili alla realtà della piccola impresa che rappresenta circa il 95% delle società italiane che redigono il bilancio in forma abbreviata.

Finora Oic era intervenuto a più riprese per semplificare o prevedere un’applicazione differenziata dei principi contabili per le società più piccole, dove consentito dall'ordinamento. Ora però l’accresciuto interesse degli stakeholder per standard semplificati porta a valutare se sia necessario introdurre metodologie applicative differenziate in base alla categoria dimensionale.

La scelta di standard semplificati per le piccole imprese non è tra l’altro un inedito nel panorama internazionale considerato che, ad esempio, in Gran Bretagna e Spagna sono già stati elaborati principi contabili ad hoc.

Il primo step del progetto di Oic sarà quello di raccogliere in un sondaggio evidenze sugli effettivi problemi applicativi. Un approccio, questo, già sperimentato in passato sui progetti ricavi, revisione dell’Oic 4, post implementation review dell’Oic 32 e leasing con la pubblicazione di survey destinate a raccogliere gli input da parte degli stakeholders interessati. Dopo questa prima ricognizione, si valuterà se e come procedere, fanno sapere dall’Organismo di contabilità.

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