Imposte

Studi di settore con meno dati

di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi

Studi di settore più snelli per il periodo d'imposta 2016. È questa la principale novità che caratterizza i nuovi modelli degli studi di settore applicabili per l'annualità 2016. Sono stati, infatti, pubblicati ieri sul sito delle Entrate, i modelli e le istruzioni definitive riguardanti gli studi da allegare ad Unico 2017.

Si tratta, secondo quanto reso noto dalle Entrate, di una contrazione dei dati richiesti rispetto alla precedente annualità di più del 25 per cento.

Ad onor del vero, va osservato che l'annunciata semplificazione si traduce in una diminuzione delle informazioni richieste solo per alcuni dati extracontabili del modello. Nessuna variazione, di sostanza, si è verificata, infatti,per gli elementi contabili e il quadro A riguardante gli addetti all'attività, i cui fattori si rivelano poi fondamentali nel calcolo di congruità elaborato dal software.

Rimane, quindi, anche per il periodo d'imposta 2016, la struttura tipica che aveva caratterizzato le precedenti edizioni con modelli ed istruzioni divisi per comparti a seconda delle singola area di analisi: istruzioni generali, elementi contabili (quadro F e G), personale addetto all'attività (quadro A), dati congiunturali (quadro T), altre informazioni rilevanti (quadro X), ulteriori dati specifici (quadro V).

Fra le novità degne di nota riguardanti questa tornata di dichiarazioni si segnala che nelle cause di esclusione relative al «periodo di non normale svolgimento dell'attività» è stata inserita, con l'aggiunta specifica della lettera h) alle istruzioni parte generale, quella relativa agli eventi sismici. La precisazione in argomento consente di chiarire che anche i soggetti interessati da tali situazioni nel 2016, possono invocare la specifica causa di esclusione dall'applicazione degli studi .

In ultima analisi, è bene ricordarlo, che quelli approvati ieri sono gli ultimi modelli con la struttura classica che abbiamo conosciuto in questi anni. Dall'anno prossimo, infatti, come previsto dal Dl 193/2016, gli studi di settore, cederanno il passo agli indicatori di compliance la cui composizione, stando alle prime bozze circolate qualche mese fa, sarà completamente diversa rispetto agli odierni studi di settore.

Studi di settore 2017

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©