Adempimenti

Sulla fattura elettronica un ruolo da battistrada per l’Italia

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di Michela Zampiccoli


A fronte dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B e B2C di prossimo avvio in Italia e a qualche anno dall’introduzione generalizzata della fatturazione elettronica B2G , può essere interessante dare uno sguardo allo stato di implementazione della fattura elettronica negli altri Paesi dell’Unione europea e del resto del mondo.

Da un’analisi di tal tipo emerge senz’altro che:
-la principale ragione di introduzione della fattura elettronica è il fatto che, attraverso tale sistema di fatturazione, si possa accedere a una più tempestiva attività di verifica, accertamento e controllo delle frodi Iva;
-il processo di trasformazione del sistema di fatturazione dalla carta al digitale tende infatti a essere maggiormente pronunciato nelle aree del pianeta caratterizzate da un alto tasso di evasione o elusione fiscale;
-nei paesi in cui la fattura elettronica è stata resa obbligatoria, il tasso di evasione nel settore dell’Iva (e non solo in quello) si è effettivamente ridotto ma laddove l’introduzione della fattura elettronica ha avuto «successo», i processi sono stati accompagnati da regimi di premialità di vario tipo ovvero da penalizzazioni indirette nonché dall’adozione di sistemi di semplificazione e di compliance «avanzata» a fronte di uno standard di trasparenza sui dati fiscali.

Fattura elettronica in Europa
La fattura elettronica è attualmente disciplinata nel contesto Ue con un approccio generale di tipo opzionale e paritetico rispetto al metodo classico di fatturazione, a eccezione dell’ambito degli appalti pubblici, in cui opera una specifica disciplina (Direttiva 2014/55/UE – art. 11) la quale impone a ogni Stato membro il recepimento dell’obbligo di FE entro il 27 novembre 2018.

Difatti a oggi, a esclusione di Italia e Portogallo, che hanno addirittura anticipato ed esteso gli obblighi di fatturazione elettronica oltre il perimetro applicativo delle transazioni B2G, gli altri Paesi europei hanno introdotto o stanno introducendo la fattura elettronica B2G, con stadi di avanzamento differenti, così come riportato da un Documento di Ricerca del Cndcec «Fatturazione elettronica: elementi di comparazione con gli ordinamenti degli altri paesi, criticità da ponderare e proposte da considerare per la fluidità del processo», e precisamente per quel che riguarda la fatturazione elettronica:
-Austria: obbligatoria dal 1° gennaio 2014 soltanto per le transazioni B2G;
-Belgio: generalmente opzionale; nella Regione Fiandre, e-fattura obbligatoria dal 2017 per le transazioni B2G con destinatario le autorità regionali; a livello nazionale, obbligatoria dal 2018 per transazioni B2G oltre € 135.000;
-Bulgaria: non esiste alcuna regolamentazione specifica;

- Cipro: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Croazia: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 28 febbraio 2016;
-Danimarca: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 1° febbraio 2005;
-Estonia: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 1° marzo 2017;
-Finlandia: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 1° gennaio 2010;
-Francia: obbligatoria per le sole transazioni B2G progressivamente tra il 2017 e il 2020 in funzione del numero dei dipendenti dei soggetti passivi (oltre 5.000 dal 2017, oltre 250 dal 2018, oltre 10 dal 2019, per tutti gli altri dal 2020);
-Germania: obbligatoria per alcuni settori della Pubblica Amministrazione dal 4 aprile 2017, completamento dell’obbligo generalizzato per le sole transazioni B2G in due step al 27 novembre 2018 e dal 27 novembre 2019;
-Grecia: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Irlanda: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Lettonia: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Lituania: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 1° luglio 2017;
-Lussemburgo: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Malta: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Paesi Bassi: obbligatoria per le sole transazioni verso lo Stato centrale dal 1° gennaio 2017; obbligo allargato a tutte le transazioni B2G dal 1° gennaio 2019;
-Polonia: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Portogallo: obbligatoria per tutte le transazioni dal 24 agosto 2012; trattasi dell’unico Stato della Ue che può considerarsi più avanti rispetto all’Italia nel percorso di digitalizzazione del processo di fatturazione, peraltro con risultati incoraggianti (fonte: Study and Reports on the Vat Gap in the EU-28 Member States, pubblicato nel 2017 dalla Commissione Ue) che hanno portato a ritenere, in quel Paese, l’implementazione della fattura elettronica obbligatoria lo strumento più efficace per uscire dalla profonda crisi finanziaria del quinquennio 2008-2012;
-Regno Unito: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Repubblica Ceca: sta per entrare in vigore l’obbligo della fattura elettronica nelle transazioni B2G;
-Romania: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Slovacchia: non esiste alcuna regolamentazione specifica;
-Slovenia: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 1° gennaio 2015;
-Spagna: obbligatoria per le sole transazioni B2G dal 15 gennaio 2015, con la facoltativa alternativa cartacea per le fatture di importo < € 5.000;
-Svezia: obbligatoria per le sole transazioni con il Governo centrale dal 1° luglio 2008;
-Ungheria: non esiste alcuna regolamentazione specifica.

Fattura elettronica nel mondo
A livello globale, la regione più avanzata in ambito di fattura elettronica è l’America latina, dove sono indiscussi pionieri dell’utilizzo Cile, il Messico e il Brasile.

Negli Stati uniti d’America si sente invece meno l’esigenza di digitalizzazione della fattura che non è un documento necessario per liquidare l’imposta indiretta (che non è l’Iva, ma una sales tax che ha un meccanismo diverso). Nel 2018 è comunque iniziato l’obbligo per le operazioni verso la pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda l’Asia, al momento, la fatturazione elettronica è poco diffusa. La Cina sta iniziando a introdurla obbligatoriamente alle imprese di grandi dimensioni e lo stesso vale per l’Indonesia anche se, in entrambi i casi, i risultati non sono positivi. I paesi in cui si registra un maggior utilizzo della fatturazione elettronica sono Singapore, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud.

In Africa, soltanto il Sudafrica ha già un sistema avanzato in questo senso. Mentre in Australia e Nuova Zelanda si sta lavorando sulla compatibilità dei sistemi informatici.
Per quanto attiene all’Europa dell’Est, nei Paesi che non fanno parte della Ue in generale la e-fattura è opzionale, come per esempio in Russia e in Turchia.

Per approfondire le tematiche più interessanti e controverse riguardanti l’obbligo di fattura elettronica tra privati (fatturazione B2B): E-fattura24 on line

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