Imposte

Superbonus e proprietari unici, per il test di residenzialità va superato il limite del 50%

Anche negli edifici con unico proprietario l’immobile dovrà essere prevalentemente residenziale per ottenere il 110%

di Giuseppe Latour

Anche il proprietario unico di un immobile deve rispettare il requisito della residenzialità. E, per accedere al superbonus, dovrà superare il limite del 50% di superficie residenziale delle unità. L’interpello 306/2022, pubblicato dall’agenzia delle Entrate, torna sul tema dei paletti da rispettare per ottenere il 110%, affrontando la questione poco battuta degli immobili appartenenti a un solo proprietario.

Il quesito

Il contribuente, in questo caso è l’unico proprietario di un edificio composto da una serie di unità, tutte nello stesso corpo di fabbrica. Nello specifico, si tratta di due unità abitative, un box auto e due negozi. Alle Entrate chiede «se l’edificio sopra descritto possa essere considerato residenziale nella sua interezza» e quindi avere accesso al superbonus.

L’Agenzia spiega che, per ottenere il 110%, «va verificato che l’edificio oggetto degli interventi sia residenziale nella sua interezza». Concretamente, questo significa che «è possibile fruire del superbonus, in presenza di ogni altro requisito, solo qualora la superficie complessiva delle unità immobiliari destinate a residenza ricomprese nell’edificio sia superiore al 50 per cento». Quindi, questo calcolo assomiglia molto a quello della prevalenza residenziale nei condomini.

La verifica della superficie catastale

Per calcolare la ripartizione esatta delle unità nell’edificio, «occorre fare riferimento alla superficie catastale delle unità immobiliari». Quindi, nel caso in esame la prevalenza residenziale deve essere valutata «confrontando la superficie riferibile ai due immobili residenziali, pari a 129,04 mq ottenuti sommando 44,44 mq e 84,60 mq, con quella dei due immobili strumentali, pari a 75,25 mq ed ottenuta dalla somma delle superfici dei due negozi, di 41,25 mq e di 34,00 mq».

L’edificio può, quindi, essere considerato prevalentemente residenziale. Anche in questo caso, però, resta esclusa la possibilità di fruire del superbonus per le unità non residenziali, in relazione agli interventi trainati. Esattamente come avviene per i condomìni.

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