Imposte

Superbonus e ricostruzione post sisma nel Centro Italia: accesso anche in corso d’opera

La guida di Entrate e Commissario straordinario: le asseverazioni necessarie vanno presentate in sede di variante progettuale o come documentazione integrativa nel corso dei lavori

Il 110% è accessibile anche nel caso in cui i lavori siano già in corso d'opera per le ricostruzioni nelle aree del Centro-Italia colpite dai terremoti del 2016-2017. In questo caso, le asseverazioni necessarie, normalmente richieste prima dell'avvio dei lavori, devono essere presentate tempestivamente in sede di variante progettuale o come documentazione integrativa nel corso dei lavori. È uno dei chiarimenti contenuti nella guida «Ricostruzione post sisma Italia centrale e superbonus 110%» pubblicata da agenzia delle Entrate e Commissario straordinario alla ricostruzione.

Unico progetto di ricostruzione

Tra le altre precisazioni c’è quella che il progetto di ricostruzione finanziato dal contributo e che si avvale del 110% per le quote in accollo ai proprietari può essere presentato come un unico progetto, corredato da un unico computo metrico. La detrazione fiscale può essere riconosciuta in questa circostanza anche sulle spese complementari e non necessariamente per quelle relative agli interventi cosiddetti «trainanti» e «trainati», previsti nella disciplina generale sul superbonus, purché gli stessi siano realizzati con il contributo di ricostruzione.

Il superbonus «rafforzato»

Inoltre il superbonus rafforzato può essere utilizzato in alternativa al contributo pubblico di ricostruzione, sia nel cratere 2016 che in quello dell'Aquila 2009. Qualora i proprietari rinuncino al contributo, i tetti della spesa ammissibile alle detrazioni superbonus aumentano del 50 per cento. La guida a tal proposito riporta un esempio: il tetto di spesa per gli interventi di rafforzamento antisismico passano da 96 a 144 mila euro, quello per gli impianti termici «trainanti» da 30 a 45 mila euro, quello per gli infissi «trainati» da 60 a 90 mila euro per ciascuna unità immobiliare.

La platea potenziale

Come ricorda una nota stampa dell’Agenzia, la platea dei possibili beneficiari è molto ampia perché il sisma 2016-2017 ha reso inagibili circa 80 mila edifici: le domande di contributo presentate sono 20 mila, quelle già approvate 9 mila, con metà degli interventi già chiusa e circa 4.500 cantieri in fase di lavorazione. «La combinazione del contributo con il Superbonus – sottolineano il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini nella prefazione della guia – rappresenta una grande opportunità per accelerare la ricostruzione post sisma nel Centro Italia e per migliorare ulteriormente la sicurezza sismica e l'efficienza energetica di decine di migliaia di edifici che devono ancora essere ricostruiti», tenendo conto anche dell'orizzonte temporale di vigenza delle detrazioni, per ora limitato al 30 giugno 2022.

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