Imposte

Tasse sospese, il bollino blu del Fisco per chi paga (e vuol farsi pubblicità)

I contribuenti potranno usare la menzione rilasciata dalle Entrate «a fini commerciali e di pubblicità»

Dopo la menzione su internet, l’attestato delle Entrate da usare per farsi pubblicità. Con la conversione in legge del decreto “cura Italia” spunta un’altra possibilità per chi paga l'Iva, le ritenute, i contributi o i premi assicurativi senza sfuttare lo stop per l’emergenza coronavirus.

Il testo iniziale del Dl 18/2020, all’articolo 71, prevedeva già la chance - peraltro ad oggi ancora inattuata - di comunicare al ministero dell’Economia l’effettuazione di almeno uno dei pagamenti sospesi, così da ottenere la pubblicazione in una specifica sezione del sito istituzionale. Il Parlamento fa di più: aggiunge che lo stesso decreto attuativo dovrà anche definire le modalità con cui le Entrate rilasceranno una «attestazione della menzione» (probabilmente un .pdf stampabile, si può ipotizzare), precisando che i contribuenti potranno usarla «a fini commerciali e di pubblicità».

Senza mettere in dubbio l'appeal commerciale dei marchi istituzionali del Mef e dell’Agenzia, la norma pone qualche interrogativo nel caso dei contribuenti che sono anche professionisti iscritti ad Albi od Ordini, i quali - rispetto alla pubblicità - scontano vincoli dentologici più o meno marcati.

Ma, al di là di questi aspetti, lascia perplessi l’eccesso di burocratizzazione rispetto a una finalità che pure è lodevole. Se è giusto affermare che “chi può pagare, deve farlo”, forse aggiungere decreti attuativi, un nuovo “bollino blu” e la pubblicazione online previa comunicazione al ministero non sembra la via migliore per incentivare imprese e professionisti.

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