Imposte

Tax credit sanificazione, bonus effettivo al 28,3% con l’aumento delle risorse

Via libera nella conversione del Dl 104 all’aumento della dotazione per 403 milioni di eutro da destinare ai contribuenti che hanno comunicato le spese alle Entrate entro il 7 settembre

di Gianluca Dan e Giovanni Parente

Tax credit sanificazione meno magro. Il bonus può triplicare il suo valore effettivo e arrivare così al 28,3 per cento. L’approvazione del decreto Agosto (Dl 104/2020) in commissione Bilancio al Senato ( il testo ora è pronto ad approdare in Aula di Palazzo Madama da lunedì 5 ottobre per chiudere la prima lettura e passare poi alla Camera dove dovrà essere convertito entro il 13 ottobre) porta con sé l’aumento della dote disponibile per il credito d’imposta delle spese di sanificazione e di adeguamento degli ambienti di lavoro previsto dall’articolo 125 del decreto Rilancio (Dl 34/2020).

Il via libera all’emendamento sposta sul tax credit del 60% (da riconoscere fino a un massimo di 60mila euro per ciascun beneficiario) risorse aggiuntive per 403 milioni di euro che si aggiungono ai 200 milioni di euro inizialmente previsti e facendo salire così la dote complessiva a 603 milioni di euro. Risorse che vengono dirottate dall’abolizione dei commi da 1 a 6 dell’articolo 95 del decreto Rilancio che autorizzano l’Inail a promuovere interventi straordinari sotto forma di incentivi alle imprese che hanno introdotto nei luoghi di lavoro interventi per la riduzione del rischio di contagi, per un importo pari a 403 milioni di euro. Risorse che dovranno, così come prevede l’emendamento approvato, «essere versate all’entrata del bilancio dello Stato entro 15 giorni dalla conversione in legge» del decreto Agosto «per essere assegnate al pertinente capitolo di spesa dello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle finanze».

Aumenta la percentuale già calcolata dalle Entrate
L’emendamento approvato prevede espressamente che le risorse aggiuntive siano distribuite tra i soggetti già individuati in applicazione del provvedimento delle Entrate dell’11 settembre 2020.

Il provvedimento in questione aveva preso atto delle spese comunicate dai potenziali beneficiari del tax credit entro il 7 settembre e aveva stabilito una percentuale di utilizzo del 15,6423% risultante dal rapporto tra i 200 milioni di euro delle risorse disponibili e gli 1.278.578.14 euro richiesti dai contribuenti. In realtà la percentuale effettiva (essendo il tax credit del 60%) di utilizzo era del 9,39 per cento (si veda l’articolo su NT+ Fisco). Anche per questo era subito serpeggiato il malcontento di professionisti e associazioni di categoria delle imprese che speravano in un sostegno fiscale maggiore alla luce delle spese da tutte le attività produttive sostenute per sanificare alla luce dell’emergenza Covid-19.

Il tax credit effettivo sale al 28,3%
Con la triplicazione delle risorse disponibili, quindi, triplica anche la misura effettiva del tax credit. Il nuovo rapporto, infatti, sarà dato dai 603 milioni di euro disponibili sugli 1.278.578.14 euro già prenotati, con una percentuale del 47,161 per cento. A questa si dovrà applicare la misura del tax credit (60%) che quindi poterà alla percentuale di utilizzo effettivo al 28,3 per cento.

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