Imposte

Tax crediti affitti per tour operator, agenzie viaggi e grandi magazzini nelle zone rosse

Il Dl 149 amplia l’agevolazione per le imprese che hanno sospeso l’attività in base all’ultimo Dpcm

di Gianluca Dan

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 149/2020 prendono forma i ristori per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e per gli affitti d’azienda spettanti alle imprese interessate dalle misure restrittive previste dal Dpcm del 3 novembre 2020 che ha determinato la chiusura o la limitazione delle attività nelle “zone rosse”.

Il ristoro spetta, nella solita forma di credito d’imposta, alle imprese operanti nei 57 settori riportati nell’allegato 2 al Dl Ristori-bis e alle agenzie di viaggio e ai tour operator (imprese identificate dai codici Ateco 79.1, 79.11 e 79.12) che hanno la sede operativa nelle “aree rosse” del territorio nazionale.

La condizione richiesta dall’articolo 4 del Dl 149/2020 è di avere la sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con le ordinanze del ministro della Salute adottate ai sensi dell’articolo 3 del Dpcm 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del Dl 149/2020.
Pertanto alle imprese dei settori maggiormente colpiti dalle misure restrittive per contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19, tra le quali rientrano tra gli altri i grandi magazzini, i negozi di commercio al dettaglio compreso quello ambulante e i servizi degli istituti di bellezza o i servizi di cura degli animali di compagnia, la cui sede operativa è situata nelle “zone rosse” già individuate o che verranno individuate con cadenza settimanale, spetta il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda con riferimento a ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020.
La norma rinvia all’articolo 8 del Decreto ristori (Dl 137/2020) che a sua volta rinvia all'articolo 28 del decreto Rilancio (Dl 34/2020) concedendo, per i canoni versati nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, un credito d’imposta pari al 60% del canone pagato e del 30% per quelli relativi a contratti di affitto d’azienda comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività. Il decreto di Agosto (Dl 104/2020) ha incrementato al 50% il tax crediti per le strutture turistico ricettive fino al 31 dicembre 2020.

La relazione illustrativa al decreto Ristori-bis chiarisce che l’agevolazione spetta a tutte le imprese indipendentemente dal volume di ricavi registrato nel periodo d’imposta precedente, anche quindi per quelle che nella versione originaria dell’articolo 28 del decreto Rilancio non ne avevano diritto in quanto avevano conseguito un ammontare di ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro nel precedente periodo d’imposta.

Il riferimento alle condizioni, in quanto compatibili, previste dal citato articolo 28 del Dl 34/2020 porta con sé anche la condizione di riduzione del fatturato di almeno il 50% nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, rispetto ai corrispondenti mesi del 2019.Il credito d’imposta spetta anche in assenza dei requisiti di riduzione del fatturato ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 e a coloro che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da un evento calamitoso dichiarato alla data del 31 gennaio 2020.

Rimangono invariate le modalità di concessione del credito che spetta previo pagamento del canone con il chiarimento, rilevabile nella relazione illustrativa, che il versamento del canone di dicembre 2020 effettuato nell’anno 2021 consente comunque di usufruire del credito d'imposta.Immutate anche le modalità di utilizzo del credito d’imposta, spendibile in compensazione nel modello F24, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di sostenimento della spesa o mediante cessione a terzi, compreso il locatore previa sua accettazione.

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