Imposte

Terzo settore, 3.716 enti e associazioni entrano in corsa per il 5 per mille 2021

Pubblicato l’elenco provvisorio che però contiene anche soggetti già inseriti in quello permanente. Entro il 10 maggio la lista definitiva

di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio

Pubblicato il 19 aprile sul sito dell’agenzia delle Entrate l’elenco provvisorio degli enti del volontariato che registra le nuove domande di ammissione al contributo del 5 per mille per l’anno 2021. Sono circa 3.716 le realtà non profit che hanno presentato l’istanza tra cui però si contano anche alcune domande di iscrizione “superflue”. Queste ultime infatti sono riferite a beneficiari già inseriti nell’elenco permanente ed evidenziate dalla stessa Amministrazione finanziaria con un asterisco. Pertanto, per avere un quadro completo degli effettivi beneficiari bisognerà attendere il prossimo 10 maggio con la pubblicazione dell’elenco aggiornato dei soggetti ammessi al contributo per l’anno finanziario 2021.

È bene infatti ricordare che stando alle indicazioni contenute nel Dpcm del 23 luglio 2020 in materia di 5 per mille gli enti che risultano iscritti nell’elenco provvisorio avranno tempo fino al 30 aprile per richiedere le correzioni di eventuali errori alla Direzione regionale dell’Agenzia competente. Solo dopo tale data le Entrate potranno provvedere a stilare un elenco aggiornato.

Sul fronte del cinque per mille, tuttavia, si aprono delle questioni di carattere transitorio per gli enti del volontariato. Come noto da quest’anno sarà operativo il Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) che segnerà l’introduzione dall’anno prossimo di una novità per quanto riguarda tale categoria di enti. Questa, infatti, sarà sostituita come previsto dal Dpcm da quella degli «enti del Terzo settore» (Ets). Con la conseguenza che potranno accedere al contributo tutti gli enti privati senza scopo di lucro che perseguono finalità solidaristiche e iscritti nel nuovo Registro con la sola esclusione delle imprese sociali costituite in forma di società.

Una novità che per le fondazioni che operano nei settori di interesse generale delle Onlus potrebbe significare che il 2021 sarà l’ultimo anno di accesso al 5 per mille. Queste, infatti, per poter continuare a beneficiare del contributo dovranno iscriversi al Runts. Altra questione riguarda, invece, l’elenco permanente del 2022 che a rigore dovrebbe accogliere tutti i soggetti già iscritti e che conservano i requisiti come nel caso delle organizzazioni di volontariato (Odv) e delle associazioni di promozione sociale (Aps). A questi si aggiungeranno le realtà non profit che assumeranno la qualifica di Ets con la contestuale espunzione degli enti che seppur ad oggi presentino i requisiti non iscrivendosi al Runts non avranno la qualifica per accedere al contributo.

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