Contabilità

Terzo settore, fair value per donazioni e volontari

Bozza del principo Oic sugli Ets: costi e proventi figurativi andranno valorizzati nel rendiconto gestionale

Pubblicata la bozza per la consultazione del «Principio contabile Ets» da parte dell’Organismo italiano di contabilità (Oic), standard setter contabile nazionale. Il documento individua criteri specifici di rappresentazione contabile in linea con la finalità non lucrativa degli enti del terzo settore (Ets), la normativa di riferimento e la modulistica di bilancio prevista dal Dm 5 marzo 2020.

I postulati evidenziano come spetti all’organo di amministrazione verificare la sussistenza della continuità operativa dell’ente. In tal caso dovrà essere effettuata una valutazione prospettica (anche tramite budget o bilancio previsionale) sulla capacità dell’Ets di proseguire la propria attività nei dodici mesi successivi alla data di chiusura dell’esercizio.

L’Oic si sofferma su alcune previsioni di maggiore rilevanza che caratterizzano l’attività degli enti del terzo settore.

Con riferimento ai costi e ai proventi figurativi e, in particolare, alla contabilizzazione dell’attività volontaristica, ad esempio, è prevista la valorizzazione al fair value in calce al rendiconto gestionale. Nel caso in cui tale valore non sia determinabile con attendibilità, l’ente ne darà informazione nella relazione di missione.

Il fair value costituisce parametro di riferimento anche per le erogazioni liberali, ivi incluse le transazioni di valore simbolico. Il documento, partendo dall’impostazione scelta dal richiamato Dm del 5 marzo 2020, distingue tra:

● erogazioni liberali vincolate da terzi o da organi istituzionali;

● erogazioni liberali condizionate;

● altre erogazioni liberali.

Le erogazioni liberali vincolate da terzi o da organi istituzionali sono iscritte nelle pertinenti voci della sottoclasse AII «patrimonio vincolato» del Patrimonio, in contropartita dell’elemento donato da iscriversi nell’attivo patrimoniale. Sono successivamente rilasciate al rendiconto gestionale (voce A4 «erogazioni liberali») in proporzione all’esaurirsi del vincolo.

Le erogazioni liberali condizionate, invece, sono rilevate nell’attivo patrimoniale in contropartita al debito iscritto nella voce D5) «debiti per le erogazioni liberali condizionate», il quale sarà, poi, rilasciato proporzionalmente al rendiconto gestionale in funzione del venir meno della condizione.

Le altre erogazioni liberali, ossia le liberalità prive di vincoli o condizioni, sono iscritte nell’attivo patrimoniale in contropartita alla voce A4 «erogazioni liberali» del rendiconto gestionale.

Assimilati alle erogazioni vincolate sono anche i proventi del 5 per mille se attribuiti a specifici progetti individuati dagli amministratori. In caso contrario sono contabilizzati nella voce A5 («Entrate del 5 per mille») del rendiconto gestionale, come avviene per le «altre erogazioni liberali».

Di particolare interesse per gli operatori le previsioni di prima applicazione del principio contabile. Il documento individua più alternative:

1) applicazione retrospettica (Oic 29),

2) applicazione al valore contabile delle attività e passività ad inizio dell’esercizio in corso con rettifica di eguale valore del patrimonio netto sul saldo d’apertura;

3) applicazione prospettica (a partire dall’inizio dell’esercizio in corso) qualora la determinazione risulti eccessivamente onerosa.

Al principio posto in pubblica consultazione potranno essere presentate osservazioni preferibilmente entro il 30 settembre 2021. L’auspicio è che la stesura conclusiva del contributo possa avvenire in tempo utile per poter consentirne l’applicazione al bilancio d’esercizio 2021.

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