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Terzo settore, sì della Stato Regioni al Registro unico

Dopo l'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, si attende ora solo la registrazione alla Corte dei conti

di Gabriele Sepio

Via libera ufficiale al decreto istitutivo del Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Dopo l'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, per la definitiva emanazione del decreto ministeriale si attende ora solo la registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Si tratta di un traguardo fondamentale che consentirà agli enti non profit di acquisire la nuova qualifica di ente del Terzo settore (Ets), disponendo per la prima volta di un sistema di pubblicità unitario. Il Runts andrà infatti a sostituire i precedenti registri di settore, semplificando iter che oggi si rilevano articolati e complessi, come nel caso del procedimento di acquisizione della personalità giuridica. Dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto ministeriale, scatterà a questo punto il conto alla rovescia di sei mesi, assegnati a Unioncamere per mettere a punto la piattaforma. Spetterà invece a Regioni e Province autonome disciplinare i procedimenti per l'emanazione dei provvedimenti di iscrizione e cancellazione degli Ets.

Il Runts sarà consultabile in via telematica e suddiviso in sette sezioni, sei dedicate alle specifiche tipologie di Ets (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, reti associative, società di mutuo soccorso) e una residuale, per gli “altri Ets”, non rientranti nelle precedenti categorie.

Secondo quanto previsto dal decreto istitutivo, l'accesso degli enti al Runts avverrà per step, con tempistiche diverse tarate sulle singole tipologie di Ets.

Organizzazioni di volontariato (Odv) e Associazioni di promozione sociale (Aps) saranno le prime ad approdare nel Registro. Per tali enti il decreto definisce infatti le modalità della trasmigrazione automatica, come previsto dall'articolo 54 del Codice del Terzo settore (Cts). Saranno quindi gli uffici che gestiscono gli attuali registri Odv/Aps a trasmettere i relativi dati agli uffici del Runts, che provvederanno nei successivi 180 giorni a verificare la sussistenza dei requisiti per l'iscrizione. In linea generale, pertanto, questi enti si collocheranno nelle rispettive sezioni del Registro riservate a Odv e Aps, salvo che manchino i presupposti richiesti dal Cts per il mantenimento di tali qualifiche. Solo in quest'ultimo caso, l'Ufficio del Runts proporrà una diversa collocazione nel Registro, che sarà comunque sottoposta al vaglio dell'ente.

Discorso diverso per le Onlus, attualmente iscritte nell'Anagrafe unica gestita dall'agenzia delle Entrate. In tal caso, la migrazione non è del tutto automatica: sarà infatti l'Amministrazione finanziaria a pubblicare l'elenco degli enti che risultano iscritti nell'apposito registro, mentre spetterà alla singola Onlus inviare all'Ufficio del Runts la documentazione necessaria per perfezionare l'iscrizione nella sezione prescelta.

Terminata questa fase di popolamento iniziale, l'accesso al Registro sarà consentito a tutti gli altri enti che intendano adottare la qualifica di Ets.