Controlli e liti

Tregua fiscale, un salvagente per le vecchie rottamazioni

Il nuovo salvagente predisposto dalla legge di Bilancio punta a recuperare tutti i contribuenti rimasti fuori dalle precedenti definizioni agevolate

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Tregua fiscale per 140 milioni di cartelle con vista sul passato. La nuova possibilità prevista dal Ddl di Bilancio di pagare con lo sconto di sanzioni, aggi e interessi i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022 punta a recuperare i contribuenti per cui «si è determinata l’inefficacia» delle precedenti definizioni agevolate. Un salvagente che, quindi, riguarda tutti i debitori decaduti dalle prime tre rottamazioni (con relative code di riapertura) e saldo e stralcio. In sostanza, quando riapriranno i termini per la presentazione delle istanze, i soggetti interessati potranno riallinearsi ai pagamenti scontati, sfruttando un arco temporale di cinque anni (arrivando così fino al 2027).

IL CALENDARIO

Un’opportunità che, qualora il testo approvato dal Governo non fosse modificato dal Parlamento, consentirebbe di rientrare anche a quanti dovessero saltare l’appuntamento con l’ultima rata (quella relativa al 2022) della rottamazione ter in scadenza mercoledì 30 novembre o, considerando la regola dei cinque giorni di tolleranza, al massimo entro lunedì 5 dicembre. Di fatto, si tratterebbe di una sorta di recupero anticipato, ma con la consapevolezza che prima o poi bisogna pagare. Del resto la logica dell’Esecutivo, che punta comunque a ridurre la montagna di 1.132 miliardi di euro non riscossi, è quella di fare in modo che i contribuenti paghino ma con più tempo a disposizione e senza il carico delle sanzioni ordinarie (più volte indicato come un sistema «sproporzionato» e da riformare nella prossima delega fiscale dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo).

Resta, comunque, anche nella nuova rottamazione delle cartelle una serie di vincoli che hanno caratterizzato le edizioni precedenti. In primo luogo, il peso specifico delle prime due rate: ognuna di esse dovrà essere il 10% del totale dovuto mentre le altre (si potrà arrivare a scegliere fino a un massimo di 18 scadenze) saranno di pari importo. In secondo luogo, resta il “taglia-fuori” rappresentato dal mancato pagamento della prima o unica rata e di quelle successive: se si salta anche solo un appuntamento (in ogni caso c’è sempre il cuscinetto dei cinque giorni di tolleranza) allora la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi interessati dalla richiesta di nuova rottamazione. In questa circostanza, i versamenti effettuati saranno considerati un acconto dell’importo complessivamente dovuto e non determinano l’estinzione del debito residuo.

I vantaggi dell’adesione sono concretamente tangibili nell’immediato. Le domande che potranno essere presentate solo in via telematica o corrette (se già inviate) entro il 2 maggio 2023 (il termine del 30 aprile cade di domenica e il 1° maggio è festivo) consentono però di blindare temporaneamente la posizione del contribuente. Tra gli altri, saranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza. Così come saranno sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti piani di dilazione del debito. O ancora, non potranno essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche (fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione) e non potranno essere avviate nuove procedure esecutive né proseguite quelle precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.

C’è, però, un binario parallelo tra la nuova definizione agevolata e lo stralcio delle carichi fino a mille euro affidati alla riscossione dal 2000 al 2015 (si veda l’articolo «Cancellati i ruoli fino a mille euro affidati entro il 2015»). Infatti, la partita che si giocherà già tutta a gennaio potrà di fatto già cancellare diversi debiti iscritti a ruolo e tuttora non pagati. Con la conseguenza che l’importo per cui si andrà chiedere la definizione agevolata sarà già ridotto in partenza.

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