Adempimenti

Tripla cessione salva per i crediti trasferiti prima del 16 febbraio

Una Faq dell’agenzia delle Entrate scioglie l’intreccio di dare creato dall’entrata in vigore del decreto Sostegni ter e del decreto Frodi

di Giuseppe Latour

In caso di prima cessione o sconto in fattura effettuati entro il 16 febbraio ci saranno a disposizione ancora tre cessioni: una libera e due a soggetti qualificati.

L’agenzia delle Entrate interviene con una Faq per sciogliere l’intreccio di date creato dall’entrata in vigore del decreto Sostegni ter (Dl 4/2022) e del decreto Frodi (Dl 13/2022). I due provvedimenti in materia di cessioni, infatti, hanno creato un’alternanza tra almeno tre regimi diversi nel giro di pochi giorni (si veda anche Il Sole 24 Ore del 4 marzo). Per rispondere a tutti i dubbi, allora, è servita la pubblicazione di uno schema, che spiega ai contribuenti quanti passaggi hanno ancora a disposizione.

La linea rossa di tutte le indicazioni delle Entrate pare quella di tutelare le aspettative che i contribuenti avevano al momento della comunicazione delle diverse opzioni. Fino al 16 febbraio - va ricordato - la prospettiva era di trovarsi nella fase transitoria del decreto Sostegni ter: quindi, chi ha movimentato una o più volte i crediti entro quella data contava di avere almeno una cessione libera a disposizione.

La cessione libera ci sarà, sia in caso di comunicazione singola di cessione o sconto che in caso di più cessioni successive, realizzate entro il 16 febbraio. In aggiunta, ci saranno a disposizione anche le due cessioni in ambiente controllato, istituite dal decreto Frodi, che ha previsto, come ricorda la Faq, «la possibilità – a partire dal 26 febbraio – di effettuare due ulteriori cessioni a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, nonché imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia».

Altro caso riguarda chi si è mosso a partire dal 17 febbraio. Fino al 25 febbraio, infatti, è stata pienamente in vigore la regola del decreto Sostegni ter che, sostanzialmente, limitava le cessioni a una, senza ulteriori passaggi (facendo salvo lo sconto in fattura, che non conta come una cessione). Quindi, chi ha ceduto (e acquistato) dal 17 lo ha fatto sapendo che quella sarebbe stata l’ultima cessione libera disponibile.

In caso di prima cessione, allora, ci saranno a disposizione solo le due cessioni in ambiente controllato. In questo modo, si materializza un vantaggio importante: si evita che i crediti restino fermi nelle mani di chi li ha acquisiti in quel periodo. Lo sconto in fattura, come prevedono le norme, non si conta. Quindi, chi ha effettuato solo lo sconto dopo il 17 febbraio avrà a disposizione i tre passaggi completi: uno libero e due in ambiente controllato.

C’è, infine, il caso nel quale sia stata già esaurita tutta la fase transitoria del decreto Sostegni ter, con una prima cessione realizzata entro il 16 febbraio e una seconda cessione dal 17 in poi. In queste situazioni, i contribuenti non si aspettavano ulteriori cessioni libere. Avranno, così, a disposizione solo due cessioni a soggetti qualificati. Anche stavolta, allora, si evita che i crediti restino bloccati.

Questi chiarimenti non servono solo come bussola per i contribuenti. Le Entrate, infatti, danno finalmente indicazioni chiare che consentiranno di adeguare insieme al partner tecnologico Sogei la piattaforma per la cessione dei crediti. In questo modo, a seconda delle diverse finestre temporali, il software potrà dare risposte sulle cessioni ancora a disposizione.

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