Imposte

Superbonus, un limite di importo per le polizze può ridurre le incongruenze

La scelta di cancellare l’obbligo di avere una polizza per le asseverazioni legate ai bonus minori porta qualche conseguenza illogica

di Giorgio Gavelli e Giuseppe Latour

La scelta di cancellare l’obbligo di avere una polizza per le asseverazioni legate ai bonus minori porta qualche conseguenza illogica.

Nel merito, infatti, non c’è un motivo per il quale un superbonus comporti per l’attestatore una polizza qualificata ed un sismabonus ordinario una polizza diversa. Identico discorso per l’ecobonus condominiale rispetto al 110%: stessi lavori ma adempimenti molti differenti.

C’è, poi, da chiedersi cosa dovrebbero richiedere i soggetti che rilasciano il visto di conformità: nessuna polizza? Una polizza RC ordinaria? E, nel caso, per quale importo?

La logica dell’intervento sembra quella di evitare un aggravio di costi per i lavori minori. Questo problema, però, sarebbe stato risolvibile seguendo la stessa strada percorsa per i visti e le asseverazioni (lettera b del comma 1-ter dell’articolo 121 del decreto Rilancio) e inserendo un limite di importo (in quel caso, pari a 10mila euro), al di sotto del quale c’è una procedura semplificata.

Peraltro, non è affatto scontato che i cessionari (banche in testa) non continuino comunque a chiedere le polizze “qualificate” anche per i bonus minori, volendo maggiori sicurezze. Sarebbe un loro diritto.

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