Casi e questioniImposte

Vendita con riserva della proprietà, come orientarsi tra imposte dirette e indirette

di Emanuele Pistone e Roberto Santini

N. 46

Settimana Fiscale

Il contratto di vendita con riserva di proprietà presenta ancora alcune incertezze riguardo al momento in cui gli effetti fiscali diventano rilevanti.

Alla luce di ciò, l’analisi si concentra sull’individuazione del momento in cui il contratto è soggetto a imposta di registro, con particolare riguardo al fatto che, poiché il contratto è assoggettato a tale tributo già al momento della stipula, è in quel momento che devono sussistere tutti i requisiti necessari per fruire dell’agevolazione prima casa. Si esamina altresì cosa accade se l’acquirente o il venditore deceda prima del pagamento dell’ultima rata e si espongono i principali orientamenti di dottrina e giurisprudenza in tema di imputazione del reddito dopo la firma dell’atto notarile.

L’imposta di registro

Come anticipato con il precedente contributo “Vendita con riserva della proprietà, dai profili civilistici agli impatti fiscali”, anche ai fini del tributo di registro il contratto di vendita con riserva di proprietà è tassato fin dall’origine con l’imposizione che sarebbe normalmente applicabile come se non contenesse la clausola di riserva. Ai fini dell’imposta di registro, infatti, poiché non sono considerati sottoposti a condizione sospensiva (che ne farebbe eventualmente differire la tassazione...