Adempimenti

Versamenti, cartelle e rate della pace fiscale: proroghe in arrivo

Il Governo pronto ad annunciare la proroga di 20 giorni per le partite Iva soggette a pagelle fiscali o nel forfettario. Per le cartelle pagamenti a fine settembre

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Calendario fiscale 2021 da bollino rosso con ben 263 scadenze (l’89% riguardano versamenti) che allo stato attuale si accumulano fino al 30 luglio. Complice anche il continuo rinvio degli adempimenti dettati dall’emergenza sanitaria ed economica degli ultimi 18 mesi, l’appuntamento con il pagamento di tasse, imposte e atti del fisco, come le cartelle esattoriali, si presenta ancora oggi ricco di incognite sia per le imprese sia per gli intermediari. Fra pochi giorni, per l’esattezza mercoledì 30 giugno scade il termine per il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte dirette e dell’Iva. A questo si aggiunge il versamento delle imposte sostitutive per le rivalutazioni, che segue come scadenza quello delle imposte dirette. Ma non finisce qui. Trascinate in avanti dai provvedimenti di sostegno alle imprese, le scadenze di pagamento delle cartelle e della pace fiscale colorano sempre di rosso la casella del 2 agosto 2021. Senza considerare poi che dal 1° luglio, stando alle norme attualmente in vigore, l’amministrazione finanziaria dovrebbe rimettere in moto la macchina della riscossione coattiva e iniziare a notificare atti e cartelle rimasti sospesi dall’8 marzo 2020. A completare il puzzle va registrata anche la nuova scadenza del 10 settembre introdotta dal decreto Sostegni-bis e che obbliga le partite Iva che decidono di chiedere il contributo a fondo perduto in base alle poste di bilancio ad anticipare la presentazione della dichiarazione dei redditi. Insomma, ce ne è abbastanza per mandare in tilt professionisti, software house e contribuenti. Basti pensare ai commenti ai limiti dello sconforto che hanno accolto sui social la circolare pubblicata venerdì sera dalle Entrate per chiarire come si compilano il 730 e Redditi persone fisiche: in tutto 539 pagine con cui Caf e intermediari devono prendere confidenza anche per indicare ai contribuenti le imposte da versare.

Il Governo comunque è pronto a intervenire con più strumenti: dal Dpcm per spostare a luglio i versamenti in scadenza il 30 giugno al nuovo decreto legge per gestire la partita della riscossione e dei pagamenti delle cartelle, così come degli adempimenti su misura nel Dl Sostegni. Ma vediamo le possibili soluzioni allo studio.

Versamenti del 30 giugno

La proroga dei termini di versamenti dell’autotassazione di fine giugno è un film che si ripete quasi ogni anno. Nelle prossime ore è dato in arrivo il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che sposta il pagamento del saldo e del primo acconto delle imposte dirette e dell’Irap dal 30 giugno al 20 luglio senza maggiorazioni e al 20 agosto con il versamento dello 0,4% aggiuntivo. Il rinvio dei pagamenti di fine giugno non sarà generalizzato ma riguarderà soltanto i contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità economica (Isa) così come a quelli per i quali valgono le clausole di disapplicazione degli stessi indici.

Rivalutazioni

Il pagamento dell’imposta sostitutiva delle rivalutazioni in scadenza alla fine di questo mese è vittima, invece, della proroga dei bilanci disposta dai vari decreti anticrisi dello scorso anno. A creare qualche dubbio in più c’è poi il calendario 2021 che fa cadere il 31 luglio di sabato. Entro quella data, ossia entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di versamento delle imposte, dovranno recarsi alla cassa le imprese che hanno approvato bilancio nei 180 giorni in più concessi dall’emergenza. Ma il termine del 31 si sposta d’ufficio al primo giorno feriale successivo ossia il 2 agosto. Giorno in cui però scatta la pausa estiva per gli adempimenti fiscali, e così il termine di versamento slitta al 20 agosto. Un precedente già accaduto nel 2019 per i versamenti dei contribuenti che per la prima volta erano chiamati a cimentarsi con gli Isa. Un chiarimento da parte dell’amministrazione finanziaria non guasterebbe anche perché il versamento al 20 agosto riguarda soprattutto le società, visto che le partite Iva usufruirebbero della proroga di acconti e saldi.

Ripresa delle cartelle

A scaldare il clima estivo delle scadenze c’è anche la riscossione. Dopo l’ennesima sospensione della ripresa della notifica degli atti il Governo, forse già domani, potrebbe varare un nuovo decreto legge con cui far slittare al 31 agosto la sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali con la ripresa della riscossione coattiva a far data dal prossimo 1° settembre. Un differimento che farebbe slittare dal 2 agosto al 30 settembre il termine per la ripresa dei versamenti delle cartelle e delle rate rimaste finora congelate dai decreti anti-crisi. Si trattta, sulla carta di un versamento in unica soluzione ma che comprende almeno sedici ratei da saldare. Per questo il Governo starebbe studiando, sempre con il decreto, il pagamento diluito nel tempo per non creare altra crisi di liquidità ai contribuenti morosi.

Pace fiscale

Il 31 luglio prossimo, che si deve intendere 2 agosto come primo giorno feriale, scade il termine per versare le rate sospese della pace fiscale. Si tratta di quattro pagamenti della rottamazione ter e di due del saldo e stralcio. Anche questi versamenti sono destinati a slittare a fine settembre quando il Fisco riaprirà la cassa per i pagamenti delle cartelle.

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