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Iva italiana per il bene ceduto a un soggetto svizzero ma consegnato a un terzo nella Ue

Non si tratta né di una cessione intra Ue, visto che il cliente è svizzero, né di un’esportazione, dato che il bene rimane sul territorio europeo

di Anna Abagnale

La domanda

Un soggetto passivo Vies (Vat information exchange System) italiano vende a un soggetto passivo extra Ue (Svizzera) e per suo conto invia fisicamente i beni al cliente di destinazione finale in Ue (cliente del soggetto passivo extra Ue svizzero, dotato di propria partita Iva e iscritto al Vies), come va emessa la fattura di vendita ai fini Iva dal soggetto passivo italiano verso il soggetto passivo extra Ue? Si fa presente che il cliente di destinazione finale Ue è una società controllata dal soggetto passivo extra Ue, ma dotato fiscalmente di propria “partita Iva” ed iscritto al Vies. Il soggetto passivo extra Ue (Svizzera) non ha un rappresentante fiscale nel Paese Ue di destinazione (e, anche se fosse, non viene coinvolto dalla seguente transazione).
H. C. - Ancona

Innanzitutto, si chiarisce che il soggetto italiano non effettua una cessione intraUe in quanto il suo cliente svizzero non è un soggetto passivo Ue, ma non effettua neppure un’esportazione a norma dell’articolo 8 del decreto Iva, Dpr 633/1972, perché la merce non esce dal territorio europeo in quanto è diretta in uno Stato membro. La cessione da Italia a Svizzera si configura piuttosto come un’operazione interna in quanto il bene, a norma dell’articolo 7-bis del Dpr 633/1972, al momento di effettuazione dell’operazione si trova in Italia. Il fornitore italiano deve emettere nei confronti del cliente svizzero CH una fattura con Iva italiana.

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