Come fare perAdempimenti

Bici e monopattini, in chiusura l’ultima finestra per richiedere il rimborso

di Stefano Ruzzier e Claudio Sabbatini

  • Quando Entro il 15 febbraio 2021

  • Cosa scade Possibilità di ottenere rimborso per la spesa già sostenuta

  • Per chi Coloro che tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 hanno acquistato mezzi di mobilità sostenibile

  • Come adempiere Tramite propria area riservata su www.buonomobilita.it ed inserimento dati dell’acquisto

1In sintesi

Dal 14 gennaio scorso sono riaperte le domande online di rimborso del bonus mobilità; la finestra si chiuderà il 15 febbraio 2021.

Non ci sarà un nuovo click day: gli interessati, che l’anno scorso hanno effettuato acquisti di mezzi di mobilità sostenibile, possono richiedere con tutta calma il rimborso della loro spesa, purché entro il prossimo 15 febbraio.

Diversamente da quanto avvenuto nella prima tornata del 3 novembre scorso, non saranno erogati buoni da spendere, ma si procederà solamente a rimborsare quelli che erano rimasti fuori.

2I soggetti beneficiari

I beneficiari del Programma sperimentale buono mobilità sono i maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, nei capoluoghi di Regione e nei capoluoghi di provincia (anche con meno di 50 mila abitanti), nelle Città metropolitane, e, quindi, e nei comuni facenti parte delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.

L’elenco dei Comuni appartenenti alle Città metropolitane è consultabile sui relativi siti istituzionali. Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento alla banca dati Istat relativa al 1° gennaio 2019.

3L’ammontare del beneficio

Come prevede il Programma sperimentale Buono mobilità del ministero dell’Ambiente, il buono mobilità è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta in misura non superiore a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad es. monopattini, hoverboard e segway) – nuovi o usati - e per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture (articolo 229, Dl 19 maggio 2020, n. 34, cd. decreto Rilancio; per il decreto attuativo delle modalità e dei termini per l’ottenimento dell’incentivo si veda il Dm 14 agosto 2020, pubblicato nella G.U. 5 settembre 2020, n. 221).

Esempio
Se una bici costasse 400 euro, si avrebbe uno “sconto” da parte del Governo di un importo pari a 240 euro. Pertanto, l'esborso finale dell'acquirente sarebbe di soli 160 euro.

Secondo i dati forniti dal ministero dell’Ambiente, il Programma ha sovvenzionato l’acquisto di 558.725 biciclette, sia muscolari che a pedalata assistita, e di monopattini elettrici. Per 257.949 si è fruito del Buono mobilità per l’acquisto di un mezzo di trasporto ecosostenibile e per 300.776 si è provveduto ad effettuare il rimborso di un acquisto già effettuato precedentemente al 3 novembre 2020.

4La riapertura dei termini

Dopo le difficoltà dei primi di novembre 2020 (prima giornata di accesso alla richiesta dei rimborsi delle spese già effettuate o per chiedere il rilascio del Buono mobilità da spendere), che ha visto centinaia di migliaia di utenti “in coda” (davanti al proprio pc) per fruire del bonus, si è avuto il rapido esaurimento dei fondi a disposizione (215 milioni di euro, somma sino alla cui concorrenza la legge ha riconosciuto il diritto al beneficio).

Il ministero dell’Ambiente aveva promesso che tutti sarebbero stati rimborsati nei primi mesi del 2021; sul sito ufficiale del ministero si era letto che sono da considerare «strategiche le politiche di incentivo alla mobilità sostenibile ed in particolare alla mobilità dolce che consente di soddisfare le esigenze di mobilità in ambito urbano con minimi o nulli impatti ambientali. Per tali motivi il ministero dell’Ambiente è impegnato nel reperire ulteriori risorse da appostare per l’annualità 2020 del Programma sperimentale buono mobilità. Pertanto, quanti abbiano effettuato acquisti di beni e servizi incentivati dal Programma tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020 e non abbiano ottenuto il rimborso per mancanza di risorse, sono invitati a conservare i relativi documenti contabili».

A tal fine erano state riaperte le registrazioni sul sito del ministero dell’Ambiente per quantificare quante persone non avevano ancora ottenuto il rimborso.

La finestra della pre-registrazione, chiusasi il 9 dicembre 2020, ha visto l’iscrizione di circa 119.000 persone, per un valore stimato di circa 35 milioni di euro.

Una nota del ministero dell’Ambiente ha successivamente assicurato che «sono stati contabilizzati i fondi necessari per poter soddisfare tutte le richieste di rimborso».

La legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 692, legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha rifinanziato con 100 milioni di euro per quest’anno il fondo destinato al «Programma sperimentale buono mobilità» per consentire il rimborso degli acquisti dei beni e servizi effettuati dal 4 maggio 2020 al 2 novembre 2020. Inoltre, viene previsto che siano destinate alla medesima finalità (rimborsare gli acquisti agevolati già effettuati entro il 2 novembre 2020) «le risorse derivanti dal mancato o parziale utilizzo, alla data del 5 dicembre 2020, dei buoni mobilità erogati» (comma 693 della legge di Bilancio 2021) in forma di voucher.

Infatti, il voucher viene assegnato per una somma provvisoria, mentre solo al momento dell’utilizzo è possibile determinare la somma effettivamente erogata (nella misura del 60% della spesa sostenuta, con il limite di cui si è detto).

Pertanto, le somme che residuano dall’utilizzo dei voucher alla data del 5 dicembre 2020 sono state destinate a rimborsare gli acquisti già effettuati prima del 3 novembre 2020.

Ora, entro metà mese, occorre inserire – nel portale buonomobilita.it - i propri dati e le fatture o gli scontrini/documenti commerciali validi (attestanti la tipologia di bene o servizio acquistato) in formato pdf, jpg o png (dimensione massima 3 MB).

Il procedimento è sempre lo stesso: quanti hanno effettuato gli acquisti devono registrarsi al portale, tramite Spid, attraverso la piattaforma ed inserire i propri dati e gli estremi della fattura o dello scontrino parlante relativi all’acquisto.

Fino al 15 febbraio 2021 è possibile accedere alla propria area riservata per apportare eventuali modifiche ai dati e alla documentazione inseriti.

5I soggetti interessati alla riapertura

Coloro che tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 hanno comprato un mezzo tra quelli retro elencati o hanno usufruito dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale (esclusi quelli mediante autovettura), e sono in possesso di fattura o scontrino (o documento commerciale) possono richiedere – entro il 15 febbraio 2021 - il parziale rimborso della spesa sostenuta, a condizione che non abbiano già usufruito del beneficio.

Possono accedere alla nuova fase di rimborsi:
sia coloro che si erano pre-registrati (che hanno ricevuta una e-mail all’indirizzo indicato, per invitarli a caricare i dati e la documentazione attestante l’acquisto effettuato);
sia colori che non si erano pre-registrati.

6L’erogazione del rimborso

I rimborsi saranno erogati dopo il 15 febbraio 2021, al termine, cioè, di questa nuova tornata di richieste. Fino a quella data sarà altresì possibile accedere alla propria area riservata per apportare eventuali modifiche ai dati e alla documentazione inseriti.

Il rimborso sarà accreditato direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario richiedente, in base alle coordinate Iban inserite in fase di domanda.

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