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Orizzonte Europa: sanità, digitale e ambiente i pilastri del fondo Ue

di Paolo Duranti

  • Quando In vigore dal 1° gennaio 2021 il programma per periodo 2021-2027

  • Cosa scade Non sono previste scadenze per effetto dell'entrata in vigore del nuovo programma Ue

  • Per chi Imprese e professionisti

  • Come adempiere Partecipazione ai bandi varati in attuazione del programma

1In sintesi

È entrata in vigore (retroattivamente) il 1° gennaio 2021 la decisione (Ue) 10 maggio 2021, n. 2021/764 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea lo scorso 12 maggio - con la quale il Consiglio dell’Unione europea ha istituito il programma specifico attuativo di “Horizon”.

Il documento traccia le linee-guida della politica di incentivazione – attraverso finanziamenti a breve e lungo termine - a nuovi investimenti in ricerca e innovazione nel periodo 2021-2027.

Si tratta di un programma-quadro (cosiddetto “programma specifico”), previsto dall’articolo 1, paragrafo 2, lettera a), del regolamento Ue del 28 aprile 2021, n. 2021/695, con il quale fu appunto istituito il programma di ricerca e innovazione - “Orizzonte Europa”.

I primi inviti a presentare proposte sono stati pubblicati dalla Commissione Ue sul proprio portale Finanziamenti e appalti” (https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/home), con la specifica indicazione delle relative scadenze.

2I destinatari

Il programma interessa tutte le imprese - a prescindere dalla natura giuridica e dalle dimensioni (vi rientrano quindi anche Pmi e start up) – e i professionisti.

Al riguardo, il richiamato regolamento 2021/695 riconosce la possibilità di accedere alle misure in esame ai “soggetti giuridici”, intesi come:
le persone fisiche o giuridiche costituite e riconosciute come tali ai sensi della normativa comunitaria, nazionale o internazionale, dotate di personalità giuridica e della capacità di agire a proprio nome, esercitare diritti ed essere soggette ad obblighi; oppure
i soggetti privi di personalità giuridica, purché in possesso della “capacità di assumere impegni giuridici”, ai sensi dell’articolo 197, paragrafo 2, lettera c), del regolamento (Ue, Euratom) 2018/1046.

3Gli incentivi alla ricerca e le linee-guida comunitarie

I settori (“pilastri") che costituiscono il programma “Horizon” per il periodo 2021-2027 – individuati dall’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (Ue) 2021/695 - riflettono le priorità delineate in ambito comunitario. Si tratta in particolare dei seguenti ambiti.

1. “Scienza di eccellenza”, destinato a sostenere i progetti di ricerca di frontiera sviluppati da ricercatori mediante il Consiglio europeo della ricerca (Cer). È prevista l’erogazione di borse di studio attraverso le azioni Marie Sklodowska-Curie;
2. “Sfide globali e competitività industriale europea”. Si tratta del pilastro più corposo ed eterogeneo, comprendendo una serie diversificata di poli tematici: salute; cultura, creatività e società inclusiva; sicurezza civile per la società; digitale, industria e spazio; clima, energia e mobilità; prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente. Questo pilastro comprende anche le attività realizzate dal Centro comune di ricerca (Jrc);
3. “Europa innovativa”, comprendente il Consiglio europeo per l'innovazione (Cei) e gli ecosistemi europei dell'innovazione;
4. Ampliamento della partecipazione e rafforzamento del Ser.

Per tutto il periodo considerato, la Ue ha stanziato complessivamente circa 95 miliardi di euro.

4Sanità, digitale e ambiente tra i settori chiave

Particolarmente interessante appare la Decisione in esame nella parte dedicata agli investimenti innovativi nell’ambito della salute, destinato ad assorbire il 25 per cento delle risorse stanziate complessivamente.

In tale ambito, gli sforzi economici dell’Unione saranno destinati a premiare prioritariamente talune tipologie di intervento ben individuate, quali: lo sviluppo di tecnologie e metodologie volte alla valutazione dei rischi, delle esposizioni e dell’impatto delle sostanze chimiche sulla salute; la predisposizione di infrastrutture finalizzate a raccogliere ed utilizzare dati su tutti i fattori determinanti della salute; lo studio dei meccanismi all’origine dello sviluppo di malattie non trasmissibili, tra cui quelle cardiovascolari; lo studio di strumenti e tecniche diagnostici per diagnosi più precoci e per trattamenti mirati e tempestivi, che consentano il rallentamento o l’inversione della progressione della malattia; lo studio di soluzioni integrate per l’automonitoraggio; le cure palliative; lo studio relativo alle malattie infettive; lo sviluppo di strumenti integrati, tecnologie, dispositivi medici, immaginografia medica, biotecnologia, nanomedicina e terapie avanzate, compresa la terapia cellulare e genica).

Nell’ambito del digitale, poi, Bruxelles punta su microelettronica, nanoelettronica, tecnologie di telerilevamento, nonché su architetture di calcolo, acceleratori e processori a basso consumo per una vasta gamma di applicazioni, tecnologie fotoniche, cibersicurezza, intelligenza artificiale, internet di prossima generazione.

Un altro “pilastro” fondamentale è rappresentato dagli investimenti perseguiti in ambito ambientale; la decisione Ue 2021/764, infatti, sottolinea che “le tecnologie pionieristiche per ottenere significative riduzioni dei gas a effetto serra, dell’inquinamento e della domanda energetica dell’Unione, spesso combinate con le tecnologie per l’industria circolare (…), porteranno a forti catene del valore industriale, rivoluzioneranno le capacità produttive e miglioreranno la competitività a livello mondiale dell’industria; e allo stesso tempo consentiranno di raggiungere gli obiettivi sul cambiamento climatico e sulla qualità ambientale”.

In tale contesto saranno incentivati tra l’altro l’elettrificazione e l’uso di fonti di energia non convenzionali all’interno di impianti industriali, nonché gli scambi di energia e risorse tra impianti industriali (ad esempio attraverso la simbiosi industriale).

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