Come fare perAdempimenti

Tassa annuale vidimazione libri sociali

di Michele Brusaterra

  • Quando 16 Marzo

  • Cosa scade Versamento della tassa annuale di concessione governativa per la bollatura e la numerazione dei registri

  • Per chi Società di capitali

  • Come adempiere F24 esclusivamente con modalità telematiche attraverso il canale remote banking, o tramite i canali telematici dell’Agenzia delle entrare Fisconline/Entratel

1L’adempimento in sintesi

Il 16 marzo scade il termine per la presentazione del modello F24 con cui versare la tassa annuale di vidimazione dei libri sociali in riferimento alle società di capitali.
Se la società si trova nel primo anno di attività la tassa va versata tramite bollettino postale prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini Iva.

Ai sensi dell’art. 2215 del codice civile i libri contabili, prima di essere utilizzati, devono essere progressivamente numerati in ogni pagina.

Per alcuni di essi è prevista, inoltre, la vidimazione o bollatura su ogni foglio dall’ufficio del registro delle imprese o da un notaio, il quale deve dichiarare nell’ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono.

La vidimazione iniziale, attualmente, è prevista solo per i libri sociali obbligatori delle società di capitali (articolo 2421 del codice civile):

libro dei soci;

libro delle obbligazioni;

libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee;

libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione;

libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale;

libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo;

libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti;

libro degli strumenti finanziari emessi.

Il libro giornale, il libro degli inventari ed i registri previsti dalle norme fiscali (registri Iva, registro dei beni ammortizzabili, etc.) devono essere numerati progressivamente, ma non vidimati.

Norme speciali possono comunque prevedere la vidimazione e la bollatura per altri libri o registri ed è prevista la possibilità di scelta volontaria di numerare e bollare le pagine dei libri sociali da parte dei soggetti non obbligati, ai sensi dell’art. 2218 del codice civile.

Attenzione
In seguito al diffondersi in Italia del c.d. “Corona Virus” [COVID-19], l’art. 7 del Dl n. 9 del 2 marzo 2020 ha stabilito, tra le altre, che nei comuni individuati nell’allegato 1 al Dpcm dell'1 marzo 2020, sono sospesi, fino al 30 aprile 2020, i termini per i versamenti riferiti al diritto annuale di cui all’art. 18 della L 29 dicembre 1993, n. 580.
I pagamenti sospesi sono effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione.

2Soggetti interessati

I soggetti per i quali sussiste l’obbligo di versare la tassa annuale sulle concessioni governative sono le società di capitali, ossia:

le società per azioni;

le società a responsabilità limitata;

le società in accomandita per azioni.

L’obbligo non decade se una società di cui sopra si trova in liquidazione.

Sono, invece, esentate dall’adempimento:

le società di persone;

gli imprenditori individuali;

i gruppi di interesse economico (G.E.I.E.);

le società estere;

le associazioni e fondazioni;

le società di capitali, di cui è stato già dichiarato il fallimento;

le cooperative sociali e le società di mutua assicurazione;

i consorzi che non hanno assunto la forma di società consortili;

le società e associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro riconosciute dal Coni;

le associazioni di volontariato.

Se per i suddetti soggetti, fatta esclusione per le cooperative sociali, le società e associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni di volontariato (sempre esenti), è previsto l’obbligo di vidimazione dei libri sociali, questi devono provvedere al versamento, per mezzo del bollettino sul c/c postale 6007 intestato alla Agenzia delle Entrate, o marche da bollo, di un importo pari a euro 67 ogni 500 pagine.
Le cooperative edilizie beneficiano, tuttavia, della riduzione della tassa di concessione governativa che ammonta a 16,75 € ogni 500 pagine o frazione di esse.

Attenzione che...
Si ricorda che l’art. 16 del Dl n.185/2008 abolisce il libro dei soci per le Srl sostituendo gli adempimenti correlati con l’iscrizione al Registro Imprese; nel caso tale obbligo continui a permanere per disposizioni statutarie o la società abbia scelto di mantenere comunque il libro soci, la bollatura facoltativa è soggetta a tassa di concessione governativa.

3Modalità e termini di presentazione

Le società di capitali versano la tassa tramite modello F24, entro il 16 marzo di ciascun anno, esclusivamente in modalità telematica, utilizzando il seguente codice tributo:

7085 - Tassa annuale vidimazione libri sociali.

Se la società si trova nel primo anno di attività, invece, versa la tassa sulle concessioni governative per mezzo di bollettino di conto corrente postale n°6007 intestato a “Ufficio dell’Agenzia delle entrate - Centro operativo di Pescara - Bollatura numerazione libri sociali”, prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini Iva, su cui vanno riportati gli estremi di versamento.

La tassa in oggetto presenta diverso importo in base al capitale sociale o fondo di dotazione del soggetto passivo, calcolato al 1° gennaio dell’anno in cui si effettua il versamento:

capitale sociale o fondo di dotazione 516.456,90 Euro : la tassa da versare è pari a 309,87 Euro;

capitale sociale o fondo di dotazione > 516.459,90 Euro : la tassa da versare è pari a 516,46 Euro.

Si precisa, pertanto, che eventuali aumenti ovvero riduzioni del capitale sociale o del fondo di dotazione posti in essere successivamente al 1° gennaio dell’anno in cui si effettua il versamento non incidono sull’importo dovuto per il medesimo anno, bensì sull’importo della tassa dovuta per l’anno successivo.

Inoltre, il versamento prescinde dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine.

È opportuno, in tale sede, fare un accenno all’assolvimento dell’imposta di bollo con riferimento al libro giornale e al libro degli inventari.
A tal proposito si precisa che la stessa deve essere versata nella misura di € 32,00 ogni 100 pagine o frazione di 100 da parte di:

imprenditori commerciali;

società di persone;

società cooperative;

società di mutua assicurazione;

società estere;

associazioni e fondazioni;

gruppi di interesse economico (G.E.I.E.);

enti morali.

L’imposta ammonta, invece, a € 16,00 ogni 100 pagine o frazione di 100 in caso di:

società per azioni;

società in accomandita per azioni;

società a responsabilità limitata;

società consortili per azioni o a responsabilità limitata.

L’imposta di bollo sugli altri libri o registri previsti da norme speciali è pari a € 16,00 ogni 100 pagine o frazione di esse.
Rimangono esenti dall’assolvimento dell’imposta di bollo le cooperative edilizie e sociali, le Onlus, le associazioni di volontariato e, infine, le società e associazioni sportive dilettantistiche senza fini di lucro riconosciuti dal Coni.

4Casi pratici

L’articolo 12-octies del Decreto Legge n. 34 del 2019, nel modificare l’articolo 7, comma 4-quater del Decreto Legge n. 357 del 1994, ha esteso la deroga dell’obbligo di stampa a tutti i registri e libri contabili tenuti in forma elettronica, originariamente prevista per i soli registri Iva.

La norma prevede, infatti, che la tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi elettronici sia da considerarsi regolare anche in mancanza di stampa su supporti cartacei, qualora i dati risultino aggiornati sui sistemi elettronici in caso di accesso, ispezione o verifica e vi sia la possibilità di stamparli a seguito della richiesta avanzata dagli organi procedenti.

La deroga dell’obbligo di stampa di tutti i registri contabili coinvolge anche i libri e registri per cui è prevista l’applicazione dell’imposta di bollo, come ad esempio il libro giornale e il libro degli inventari.

In tal caso non è stato introdotto alcun obbligo normativo, pertanto il Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti è intervenuto per individuare una possibile soluzione all’assolvimento dell’imposta di bollo sui registri “dematerializzati”, concludendo che sia ragionevole ipotizzare la possibilità di assolvere il tributo attraverso il modello di pagamento F23 in funzione del numero di pagine generate in fase di creazione del registro in formato PDF.

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