Prima casa, al coniuge superstite solo il suo bonus
Il credito d’imposta è personale del contribuente e i suoi eredi non se ne possono avvantaggiare
Il credito d’imposta che si origina nell’ipotesi di riacquisto della prima casa è un credito personale del contribuente defunto e perciò i suoi eredi non se ne possono avvantaggiare: pertanto, nel caso dell’acquisto di un’abitazione da parte di due coniugi poi venduta (essendo deceduto uno di essi) dal coniuge superstite, il quale ricompri entro due anni un’ulteriore prima casa, il credito d’imposta che si forma con questa concatenazione di eventi si deve calcolare solo considerando l’acquisto della...
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