È necessario prestare la massima attenzione alla qualificazione giuridica del credito come “non spettante” o “inesistente” nell’ambito delle contestazioni mosse dall’agenzia delle Entrate mediante atto di recupero, poiché tale distinzione comporta rilevanti conseguenze sia sul piano procedurale sia in relazione ai termini di decadenza dell’azione impositiva, con significativi riflessi anche in materia di difesa tributaria.
“Non spettante” e “inesistene”: non è solo una questione terminologica
Le contestazioni e i conseguenti recuperi da parte dell’agenzia delle Entrate sui crediti impiegati in compensazione stanno diventando sempre più comuni. Si pensi agli atti di recupero che sono stati notificati per il recupero di crediti d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo o ancora per il recupero dei crediti d’imposta per la Formazione 4.0.
In tale contesto si innesta la differente qualificazione che nell’atto di recupero viene fatta dall’Agenzia per contestare il credito utilizzato in compensazione...