Professione

Falsi appalti sotto il tiro degli ispettori

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di Mari Carla De Cesari, Mauro Pizzin e Matteo Prioschi.

Negli ultimi due anni è cresciuta del 49% l’ esternalizzazione processi produttivi attraverso falsi appalti e false somministrazioni che consentono di abbattere le retribuzioni anche del 40%. Questo l’allarme lanciato ieri al Festival del lavoro da Paolo Pennesi, capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro. «Un fenomeno - ha affermato - da cui si vede lo sfilacciamento delle organizzazioni imprenditoriali nel loro assetto, nel modo di gestire la forza lavoro tramite l’acquisto di mere prestazioni di lavoro per mezzo di somministrazioni illecite o, ancora peggio, tramite appalti totalmente fittizi». Un fenomeno che sta diventando trasversale a tutti i settori produttivi, compresa l’industria manifatturiera,con l’eccezione delle realtà ad altissima specializzazione e tecnologia. Un trend su cui l’Inl indirizzerà l’attività di contrasto nei prossimi anni, a partire da alcuni soggetti su scala nazionale che offrono lavoratori senza i rispetto delle regole .

Nel corso della giornata un altro tema al centro dell’attenzione è stato quello della formazione continua , chiave di volta per un lavoro che dovrà cambiare sempre più volte pelle nel corso degli anni.

Nel caso dei consulenti, operativi attraverso l’agenzia di categoria Fondazione lavoro, i risultati sono stati negli anni assai lusinghieri se solo si pensa che dal 2013 sono stati avviati circa 60mila tirocini formativi, che per circa il 60% si sono trasformati, a sei mesi dalla conclusione, in un contratto di lavoro. «I consulenti - ha detto Mauro Capitanio, presidente di Fondazione lavoro - hanno investito sui tirocini e sulla formazione on the job dei giovani, conoscendo le esigenze di competenze e di professionalità delle piccole e medie imprese loro clienti. Capacità di profilazione e tutoring professionale sono le chiavi per spiegare - secondo Capitanio - il successo dei tirocini avviati dai consulenti».

Fondazione lavoro è accreditata, a livello nazionale, per le politiche attive, coordinate dall’Anpal. A circa un anno dalla partenza dell’Agenzia nazionale per le politiche attive - dopo la conferma dell’assetto della legislazione concorrente tra Stato e Regioni in materia di lavoro – è quasi in dirittura d’arrivo il decreto del Ministero sui livelli minimi per i servizi per l’impiego. Lo ha anticipato Gianna Pentenero, assessore al Lavoro del Piemonte e rappresentante delle Regioni nel cda dell’Anpal, che si è anche detta fiduciosa sul superamento degli ostacoli per la costituzione della rete informativa unica delle politiche attive in cui dovrebbero confluire i segmenti regionali.

Sempre in materia di formazione è stato presentato ieri il nuovo progetto «Forma e ricolloca» che porta la firma di Fonarcom, il fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua il quale coinvolge attualmente circa 150mila aziende e 980mila lavoratori. Si tratta di finanziamenti fino a 1.200 euro per sostenere percorsi formativi individuali di 40 ore destinati a lavoratori che fruiscono di misure d’inserimento e reinserimento nel mercato occupazionale. Il sostegno previsto per impresa può arrivare a 3.600 euro, per un massimo di tre percorsi formativi, e potrà essere richiesto dal prossimo gennaio con la modalità di presentazione a sportello, fino ad esaurimento delle risorse.

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