Investimenti, Casse professionali contro le regole in arrivo
Luglio è passato e del regolamento degli investimenti delle Casse di previdenza non c’è traccia. Eppure negli ultimi giorni le voci di un’accelerazione si sono fatte insistenti. Tanto che l’Adepp, l’associazione che rappresenta le Casse di previdenza dei professionisti, ha scritto alle istituzioni per segnalare alcune criticità.
Il motivo? A quanto pare – ma non è certo - il testo del regolamento è quello preparato nel 2011, a seguito del Dl 98/2011, e che poi, per alterne vicende, non ha mai visto la luce.
Adepp ha scritto ai capi di gabinetto dell’Economia e del Lavoro, al direttore generale del Tesoro e alla direzione generale per le Politiche previdenziali segnalando che «il regolamento che il Governo si appresta ad adottare è datato».
«Tra i passaggi “problematici” – spiega il presidente Adepp Alberto Oliveti – ci sono i criteri per la scelta dei gestori, imporre l’applicazione del Codice dei contratti pubblici richiede tempi lunghi che contrastano con la necessità di intervenire tempestivamente in caso di performance non soddisfacenti».
Vengono, inoltre, considerati «fortemente limitanti» i tetti agli investimenti: tra cui, per esempio, il 5% del valore per le azioni, o quote di società quotate (10% per le non quotate). «Una regola - sottolinea Oliveti - che contrasta con le richieste di implementare gli investimenti in economia reale».