Imposte

L’Ape sociale si allarga, Rita diventa strutturale

di Redazione Quotidiano del Fisco

Un mini “pacchetto previdenziale” in manovra mentre sul fronte governo-sindacati va in onda il confronto sulla possibilità o meno di congelare lo stabilizzatore automatico di spesa che, dal 2019, farebbe scattare all’insù di 5 mesi i requisiti di pensionamento in virtù dell’accresciuta speranza di vita a 65 anni.

Dal 2018 l’Ape sociale si allarga anche a chi, con i requisiti in regola, perde l’ultimo contratto a termine, a patto però che negli ultimi 36 mesi ne abbia cumulati perlomeno 18 alle dipendenze. Per le apiste sociali mamme arriv a invece un bonus di sei mesi per ogni figlio fino a un massimo di 24 mesi. Per l’Ape volontaria e azindali, poi, la sperimentazione, si allunga fino a fine 2019.

Esce invece dalla sperimentazione per diventare strutturale Rita, la rendita integrativa temporanea anticipata che potrà essere chiesta fino a 10 anni prima del pensionamento per quei lavoratori che fossero rimasti inoccupati per almeno 24 mesi. Stato e Inps, infine, regolarizzano i loro rapporti debitori/creditori con la cancellazione di 88,8 miliardi di debiti cumulati fino al 2015.

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