Professione

La Cassa commercialisti vince il ricorso sulla spending review

di Redazione Quotidiano del Fisco

Sulla spending review la Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti aveva ragione. Così la pensa il Consiglio di Stato che l’11 gennaio 2018 ha accolto il ricorso presentato dalla Cnpadc nel 2014 contro il Mef e contro la sentenza del Tar del Lazio 6103/2013 che aveva avallato l’applicazione della spending review ex lege 135/2012 anche alle Casse, soggette alla riduzione della spesa dei consumi intermedi con versamento allo Stato dei risparmi ottenuti.

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di Cassa dottori di sollevare la questione di legittimità costituzionale sospendendo il processo in attesa della decisione; la Corte costituzionale si è espressa con la sentenza 7/2017 a favore della Cassa. E ora arriva la sentenza 109/2018 del Consiglio di Stato che nel ribadire che i risparmi devono restare alla Cassa parla di «distrazione dei fondi» e di «deupaperamento della massa gestita».

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