Regime per cassa, soluzione in arrivo per il riporto delle perdite
Società fuori dalla flat tax al 15% per le partite Iva. Per loro, in particolare per Sas, Snc e Srl tassate per trasparenza, il Governo apre la strada della riduzione di 9 punti dell’Ires, dall’attuale 24% al 15%, sugli utili reinvestiti in beni strumentali e in nuove assunzioni. Ma non è tutto. Accanto al taglio dell’Ires le società di persone e le ditte individuali in contabilità semplificata, che hanno scelto il regime di cassa, potranno recuperare le perdite di magazzino. Sul fronte delle semplificazioni attenzione particolare soprattutto sulla fatturazione elettronica che, stando alle ultime indicazioni dei tecnici, partirà regolarmente dal 1° gennaio 2019. Sei mesi in più fino al 1° luglio del prossimo anno per l’obbligo di trasmissione telematica di scontrini e corrispettivi (software permettendo), che farà da apripista per il lancio definitivo da gennaio 2020 della lotteria degli scontrini. Nuove tecnologie e tracciabilità degli adempimenti che in chiave di lotta all’evasione potrebbero assicurare maggiori risorse alla manovra: dagli scontrini telematici l’Erario potrebbe incassare fino a un miliardo di euro sottraendolo al “nero”.
Il pacchetto fiscale della manovra, che arriverà quasi tutta per decreto legge e soltanto nella prima decade di ottobre a ridosso della manovra di bilancio, guarda dunque soprattutto alle imprese. Ma vediamo in sintesi le ultime novità allo studio.
Il nuovo regime per le partite Iva con una tassazione al 15%, almeno per il 2019, si fermerà a 65mila euro di ricavi. Per alzare il tetto fino a 100mila euro con una tassazione al 20% sulla parte incrementale, l'Italia dovrà prima incassare il via libera di Bruxelles. Definito il tetto dei ricavi ora si lavora sulla platea delle partite Iva interessate. Tra le ultime ipotesi allo studio quella di non allargare il regime ai soci e quindi escludere le Sas, le Snc e le Srl tassate per trasparenza come inizialmente ipotizzato. Questi soggetti potranno invece accedere alla “mini-Ires” al 15% sugli utili reinvestiti in nuovi macchinari e soprattutto in nuove assunzioni. Tra le ultime indicazioni della Lega anche la possibilità di eliminare gli attuali vincoli presenti nel regime forfettario, ossia quello del personale e dei beni strumentali. Non solo. A saltare in nome di una determinazione analitica del limite dei 65mila euro di ricavi potrebbero essere anche gli attuali coefficienti di redditività previsti dall’attuale regime.
Tra le novità in arrivo anche il correttivo sulle perdite per circa due milioni di imprese in contabilità semplificata che hanno scelto il regime di cassa. Con il decreto fiscale anche i cosiddetti “semplificati per cassa” potranno utilizzare negli anni successivi delle perdite nel limite dell’80% già previsto per i soggetti Ires. Per contenere i costi dell’operazione, la norma allo studio - che si estenderà anche ai soggetti in perdita nel 2017 – prevede la possibilità di utilizzare le perdite e il magazzino secondo determinate quote nei prossimi tre anni.