Controlli e liti

Informazioni bancarie accessibili a tutte le forze dell’ordine dell’Ue

Consiglio e Parlamento varano l’accordo per “aprire” il punto unico riservato a Uif. L’intesa si affiancherà alla Dac 8 per rafforzare la cooperazione investigativa

di Alessandro Galimberti

L’antiriciclaggio dell’Unione europea alza il tiro, decidendo di rendere più semplici, accessibili da tutte le forze dell’ordine e in formato standardizzato le informazioni finanziarie nello spazio unionale.

L’accordo annunciato dal Consiglio e dal Parlamento, del tutto coerente con la prospettiva della futura Dac 8 sulla cooperazione amministrativa ai fini antiriciclaggio, sposta il focus della strategia Aml sulla semplificazione della modulistica bancaria/finanziaria - che dovrà rispondere ai medesimi standard tecnici in tutta l’area Ue - ma soprattutto ne allarga l’accessibilità consentendola a tutte le forze dell’ordine impegnate nella repressione dei reati, e non più solo alle unità di intelligence finanziaria (le cosidette “Fiu”).

Stando alla comunicazione ufficiale di Bruxelles, all’esito dell’accordo i paesi dell’Ue dovranno «rendere disponibili le informazioni provenienti dai registri centralizzati dei conti bancari attraverso un unico punto di accesso». I registri centralizzati dei conti bancari contengono i dati identificativi dei conti, dei relativi titolari, e della localizzazione, un patrimonio di informazioni che viaggerà dentro la rete europea a richiesta diretta di tutte le forze dell’ordine impegnate nella repressione di reati, non necessariamente finanziari. La differenza rispetto alle regole attuali è sensibile, considerato che oggi tali informazioni sono a disposizione solo delle Uif, e che per valicare i confini devono essere prese in carico dalla cooperazione amministrativa transfrontaliera.

L’approccio del Consiglio, condiviso e fatto proprio anche dal Parlamento Ue, è di richiedere che gli istituti finanziari condividano i record delle transazioni (ad esempio gli estratti conto bancari) in un formato armonizzato quando vengono utilizzati nell’ambito di un’indagine. Il formato armonizzato, dicono a Bruxelles, sarà di grande aiuto e potrà accelerare notevolmente il lavoro delle forze dell’ordine.

Una proposta di revisione della direttiva antiriciclaggio dell’Unione europea prevede che le autorità investigative e la polizia giudiziaria possano accedere e consultare i registri dei conti bancari attraverso un unico punto di accesso. Ma, e questo è il punto, la nuova Dac 8 non supera il principio consolidato che riserva la consultazione “per le vie brevi” delle informazioni finanziarie alle unità nazionali di intelligence (le Fiu, appunto) che, tra l’altro, beneficeranno proprio dell’accesso al punto di accesso unico.

Secondo Consiglio e Parlamento, l’accordo raggiunto ieri «era necessario per garantire lo stesso accesso a tutte le forze dell’ordine» impegnate nella repressione dei reati.

L’accordo tra le due istituzioni unionali, in ogni caso, ora dovrà essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri prima della sua adozione sia da parte del Consiglio che del Parlamento europeo. Questa adozione, sottolineano a Bruxelles, «andrà di pari passo con l’adozione di altri strumenti legislativi correlati in materia di antiriciclaggio, anch’essi attualmente in fase di negoziazione». In primis, appunto, la Dac 8 sulla cooperazione amministrativa europea.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©