Congresso del Notariato, i 50 anni della riforma del diritto di famiglia
L’obiettivo è fornire un quadro giuridico che risponda alle nuove forme familiari presenti nella società
Cinquant’anni di trasformazioni, conquiste e adattamenti a una società in costante cambiamento e che richiede risposte concrete sui temi della genitorialità e della parità di genere. È proprio dedicato ai 50 anni della riforma del diritto di famiglia il 61° congresso nazionale del Notariato che si apre a Roma, al Centro Congressi Rome Cavalieri Waldorf Astoria, alla presenza di circa 1.200 notai provenienti da tutta Italia.
«Parlare oggi di famiglia non significa solo fare riferimento al patrimonio a essa collegato ma a qualcosa di più profondo: l’insieme delle risorse economiche, affettive e relazionali che un nucleo familiare costruisce nel tempo e cerca di tramandare», spiega Vito Pace, presidente del Consiglio nazionale del Notariato. Che, guardando indietro, riflette su come la normativa si sia evoluta compatibilmente con le esigenze dettate dai tempi. «A partire dalla riforma del 1975, il diritto di famiglia italiano ha conosciuto significativi sviluppi per rispondere ai profondi cambiamenti sociali e culturali e oggi i tempi sono maturi per avviare una riflessione più ampia, in considerazione della crescente pluralità delle forme familiari e del progressivo invecchiamento della popolazione».
Il congresso nazionale punta, dunque, ad aprire un dibattito sul tema e a cercare soluzioni utili: «Sarà l’occasione per discutere, insieme alle istituzioni e all’accademia, su come risolvere le problematiche di cittadini, famiglie e imprese», chiosa Pace, «con l’obiettivo di costruire un quadro giuridico sicuro e moderno che non leda i diritti fondamentali delle persone».
Il programma
La cerimonia inaugurale inizia alle 15 con gli interventi delle istituzioni, del mondo accademico e della Chiesa, tra cui Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Nordio, ministro della Giustizia, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Baldassare Reina, cardinale vicario generale per la Diocesi di Roma. Per il Notariato interverranno Vito Pace, presidente del Consiglio nazionale, e Patrizia Sara Siciliano, presidente della Cassa nazionale.
Domani si entrerà nel vivo dei lavori con la prima tavola rotonda, prevista alle 9.30, dal titolo «1975-2025: Società e famiglia attraverso il tempo» con il contributo, fra gli altri, di Manuela Naldini, professoressa ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Torino, Daniela Piana, professoressa ordinaria di Riti della legalità nell’era digitale e di scienza politica all’Università di Bologna, e Pupi Avati, regista, produttore cinematografico e scrittore. Seguirà, alle 11, la seconda tavola rotonda, intitolata «2025 e oltre: Società, famiglia ed evoluzione dei diritti» , che approfondirà i temi dei nuovi bisogni familiari e delle tutele giuridiche emergenti con, fra gli altri, Paola Di Nicola Travaglini, magistrata, consigliera della Corte di Cassazione, Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze e Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia.