Il Dlgs 136/2024 (decreto correttivo ter) introduce nuove e rilevanti modifiche al Codice della crisi e dell'insolvenza, mirando a semplificare e rendere più efficaci le procedure di gestione delle crisi aziendali. Con un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese, il decreto perfeziona gli strumenti di allerta e rafforza le tutele per i creditori, allo stesso tempo incentivando soluzioni di risanamento tempestive. Tra le principali novità, spiccano l'introduzione di procedure più aderenti alla realtà imprenditoriale e l'estensione delle possibilità di accesso alla transazione fiscale. Tali correzioni si pongono l'obiettivo di aumentare le risoluzioni di crisi o insolvenza, tramite l'accesso allo strumento della composizione negoziata della crisi.
L'incentivo del legislatore verso la composizione negoziata della crisi
Il decreto legislativo 13 settembre 2024, n. 136, rinominato decreto correttivo ter, pubblicato nella GU n. 227 del 27 settembre scorso e recante disposizioni in materia di crisi d'impresa, valorizza sempre di più gli istituti previsti dal decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi e dell'insolvenza), avendo il pregio di potenziare la composizione negoziata della crisi, introdotta con il decreto legge 24 agosto 2021, n. 118. Nell'ottica di aumentare l'apprezzamento circa la scelta...
Argomenti
Punti Chiave
- L'incentivo del legislatore verso la composizione negoziata della crisi
- Una procedura negoziale potenziata ed un esperto più conciliatore
- Il ruolo delle banche e degli intermediari finanziari: da spettatori ad attori chiamati in causa
- Accesso al credito
- Le misure protettive aggiornate dalla presenza degli intermediari finanziari
- L'avvento della transazione fiscale nella composizione negoziata della crisi
- Conclusioni