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Finanza sostenibile, la Ue propone più trasparenza nelle comunicazioni societarie

La proposta di direttiva della Commissione punta a colmare le attuali lacune normative sulla politica ambientale, sociale e di governance delle imprese

di Giorgio Emanuele Degani

L’Unione europea sceglie la strada della trasparenza. Con la proposta di direttiva 5864/2022 del 24 febbraio 2022, la Commissione europea ha approvato le proposte di modifica delle direttive 2013/34/Ue, 2004/109/Ce e 2006/43/Ce in tema di comunicazione societaria sulla sostenibilità.

L’obiettivo della proposta è quello di colmare le lacune nelle norme vigenti in materia di informazioni di carattere non finanziario. L’informativa sulla sostenibilità, infatti, potrebbe attrarre ulteriori investimenti e finanziamenti per facilitare la transizione verso un’economia sostenibile quale delineata nel Green Deal.

Pertanto, secondo la Commissione, è necessario che le imprese forniscano dati migliori riguardo ai rischi di sostenibilità a cui sono esposte e all’impatto che esse producono sulle persone e sull’ambiente.

La proposta introduce alcune novità. In particolare:
● estende la portata degli obblighi di informativa ad altre imprese, comprese tutte quelle di grandi dimensioni e quelle quotate in un mercato regolamento (ad eccezione delle microimprese quotate in borsa);
● impone l’obbligo di certificazione delle informazioni sulla sostenibilità;
● specifica in maggior dettaglio le informazioni che le imprese dovrebbero comunicare e impone loro di comunicarle nel rispetto di princìpi obbligatori dell’Unione in materia di informativa sulla sostenibiliatà;
● prevede che tutte le informazioni siano pubblicate in una sezione ad hoc delle relazioni sulla gestione redatte dalle imprese.

In sostanza, si va verso un quadro normativo unico eurounitario in tema di finanza sostenibile: le imprese con più di 250 dipendenti o quotate in borsa dovranno tradurre la loro politica ambientale, sociale e di governance in documenti informativi standardizzati, motivati e certificati. Ciò significa quindi maggiore trasparenza per i cittadini, i consumatori e gli investitori, in modo che le imprese possano svolgere appieno il loro ruolo nella società.

La direttiva conferma il ruolo di primo piano svolto dall’Unione europea nella definizione di norme sostenibili. L’armonizzazione dei dati sulla sostenibilità, invece, sarà resa possibile dalla definizione di princìpi in materia di informativa sulla sostenibilità, che saranno adottati mediante atto delegato dalla Commissione europea, previo parere tecnico dello European financial reporting advisory group (Efrag) e di diverse agenzie europee.