Il finto commercialista commette truffa verso il cliente
Nell’incarico deve essere previsto lo svolgimento dell’attività riservata
Il professionista che finge al proprio cliente di essere commercialista commette truffa contrattuale solo se nell’incarico erano previste attività riservate agli iscritti all’albo che non ha poi concretamente svolto non possedendo tale abilitazione. In difetto è configurabile al più una responsabilità civile verso il cliente. A fornire questi interessanti spunti è la Cassazione, seconda sezione penale, con la sentenza n, 31895 depositata il 25 settembre.
Un professionista, esercente attività contabile...