Controlli e liti

Invio all’Enea, ecobonus in bilico

Il nodo della deducibilità degli interessi nelle Mlbo con cambio di controllo

di Giorgio Gavelli

Sul fronte delle imposte dirette, la distanza interpretativa tra amministrazione finanziaria e Corte di cassazione si misura in diversi ambiti. Tra i vari temi, ricordiamo:

  • la spettanza dell’ecobonus in caso di omesso o ritardato invio della comunicazione Enea a fine intervento (pronunce 16112, 12426, 12422 e 8019 del 2025, oltre alle 19309 e 7657 del 2024; in senso contrario, ad esempio, circolare 7/E/2018);
  • la presunzione di “incasso giuridico” in caso di rinuncia da parte di soci di crediti vantati verso la società partecipata, dopo le modifiche introdotte dall’articolo 13 del Dlgs 147/2015 all’articolo 88 del Tuir (pronunce 19700 e 14921 del 2025 e 16595/23; ma, in senso contrario, la risposta a interpello 182/25);
  • la deducibilità degli interessi passivi derivanti da una operazione di Mlbo in caso di change of control con mutamento solo parziale dell’originaria compagine societaria (pronunce 16567 e 16559 del 2025); fattispecie su cui il Fisco ancora “resiste” sulla scorta di una lettura restrittiva della circolare 6/E/2016 (lettura foriera di problemi anche sulla presunta sussistenza di un abuso di diritto a fronte dell’affrancamento di valore delle partecipazioni delle persone fisiche cedenti).

In tutti questi casi, il tempo non gioca a favore del contribuente, che resta “sospeso” per molti anni a un giudizio tributario che – seppur orientato favorevolmente – lo costringe a nuove apprensioni e nuove spese (di rado pareggiate dalla condanna alle spese del Fisco) e a subire tutti gli strumenti concessi unilateralmente dal...