ApprofondimentoImposte

Iva e distacco del personale, il quadro normativo dopo l’intervento dell’Ue

di Sabino Piattone, Stefano Ruzzier e Claudio Sabbatini

N. 38

Settimana Fiscale

La disciplina sul distacco del personale, alla luce dell’orientamento della Corte di Giustizia europea e della conseguente abrogazione del comma 35 dell’articolo 8 legge 67/1988, si allinea al principio Ue di corrispettività: anche i rimborsi spese sono soggetti a Iva quando esiste un nesso sinallagmatico tra prestazione e controprestazione. Giurisprudenza e recente prassi, tra cui la circolare 5/E del 2025, contribuiscono a definire con maggiore precisione l’ambito di applicazione del nuovo quadro normativo. Infine, da ultimo, la risposta ad interpello dell’agenzia delle Entrate n. 261/2025 ha escluso l’applicazione dell’Iva sui rimborsi da enti pubblici per permessi retribuiti concessi a dipendenti con cariche elettive, poiché tali rimborsi non configurano prestazioni di servizi.

Ai fini Iva, la nozione di “distacco del personale” deve essere analizzata in relazione al rapporto tra onerosità della prestazione e corrispettività delle controprestazioni.

L’articolo 8, comma 35, legge 67/1988 disponeva che “non sono da intendere rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto i prestiti o i distacchi di personale a fronte dei quali è versato il solo rimborso del relativo costo”.

La giurisprudenza, in particolare la Corte di Giustizia, è intervenuta sul tema già nel 2020. Ad ...