Market abuse, segnalazioni più efficaci
Primo via libera alla legge di delegazione europea 2016. Il provvedimento, approvato ieri da Palazzo Chigi, conferisce la delega al Governo per il recepimento di venticinque direttive Ue nonché per l’adeguamento alle disposizioni di sei regolamenti, indicando in alcuni casi specifici principi e criteri direttivi. Tra le misure più importanti ci sono «interventi di maggiore protezione dei consumatori che acquistano prodotti finanziari e assicurazioni a cui saranno garantiti più informazione e trasparenza, più privacy per i cittadini nelle indagini preliminari, misure che aiuteranno la lotta al terrorismo con la possibilità di poter ottenere dalle compagnie aeree i dati sui passeggeri e anche il potenziamento delle norme sul marchio Ue che aiuterà l’Europa nello sviluppo dei prodotti», avverte il sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi che ha presentato in consiglio dei ministri il provvedimento che prima della sua approvazione in via definitiva sarà trasmesso alla Conferenza Stato Regioni.
Come detto tra le misure più significative c’è un pacchetto di norme da attuare – tramite decreti legislativi – sul fronte del mercato finanziario. A cominciare da alcune misure da aggiungere all’impianto introdotto dal regolamento Ue 596/2014: il cosiddetto «Mar» (Market abuse regulation) che disciplina la materia degli abusi di mercato e le contromisure per prevenirli. Come spiega la relazione illustrativa allegata al Ddl la delega dovrà «almeno contenere gli interventi rischiesti ai Paesi membri» dall’articolo 39 del regolamento Ue. Tra questi la previsione delle sanzioni e le altre misure che l’autorità competente (la Consob) dovrà adottare in caso di violazioni del «Mar» e la «creazione di dispositivi efficaci per consentire la segnalazione» delle violazioni «effettive e potenziali». Di peso – soprattutto per tutelare di più i clienti delle banche – le misure per la «completa attuazione» del regolamento Ue 2016/1011 sugli indici di riferimento usati negli strumenti finanziari (si pensi al Libor o all’Euribor finiti in passato al centro di manipolazioni e distorsioni): le norme prevedono tra le altre cose l’obbligo per le banche «di valutare l’adeguatezza dei parametri utilizzati prima di concludere qualsiasi contratto finanziario (ad esempio i mutui) con un cliente e di avvisare la clientela in caso di inadeguatezza».
Sul fronte della sicurezza anti- terrorismo la legge di delegazione Ue prevede anche il recepimento della direttiva sull’uso dei dati del codice di prenotazione (Pnr). I vettori aerei saranno obbligati a fornire alle autorità dei Paesi membri i dati Pnr per i voli in arrivo o in partenza dalla Ue. La direttiva consentirà il trasferimento dei dati anche dei voli intra-Ue, con la creazione presso il ministero dell’Interno di una Unità d’informazione sui passeggeri per gestire questo patrimonio informativo. Tra le altre direttive da recepire si segnala anche quella che punta ad armonizzare meglio gli ordinamenti dei Paesi Ue sulla materia dei marchi, potenziando gli strumenti per il definitivo decollo del marchio Ue, rilasciato dall’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale. Nei prossimi sette anni i Paesi Ue dovranno superare le disparità, estendendo l’ambito di applicazione della tutela a nuovi tipi di marchio e introducendo ex novo una procedura amministrativa per la decadenza o la nullità dei marchi.
Infine con la direttiva 2016/680 si punta a difendere meglio il diritto alla privacy durante le indagini preliminari, con la previsione in caso di violazioni (che potrebbero riguardare anche la stampa) anche di pene detentive non inferiori a sei mesi e non superiori a cinque anni.