ApprofondimentoContabilità

Nuovo iperammortamento e Industria 4.0, dai nodi applicativi alle strategie per le imprese

di Gianluca Cavallari e Virginia Fornea

N. 46

Settimana Fiscale

Il nuovo impianto dell’iperammortamento introdotto dall’articolo 94 del Ddl di Bilancio 2026 rischia di sovrapporsi temporalmente con il credito d’imposta ex articolo 1, comma 446, legge 207/2024, applicabile agli investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2025 ed effettuati nel primo semestre 2026. Il comma 8 dell’articolo 94 esclude dal nuovo regime gli investimenti che beneficiano delle disposizioni sul credito d’imposta, senza chiarire il trattamento degli investimenti prenotati ma non effettivamente agevolati. La questione è resa più complessa dal limite di spesa di 2.200 milioni di euro che condiziona l’accesso al credito e dal recente esaurimento delle risorse. Si delineano due orientamenti interpretativi e si prospettano, infine, alcune soluzioni operative per i contribuenti, in funzione della tesi interpretativa più coerente con le posizioni di prassi già adottate e delle tempistiche di effettuazione degli investimenti.

Nuovo iperammortamento

L’articolo 94, comma 1, del Ddl di Bilancio 2026 nel testo bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, prevede che, ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, il relativo costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, è maggiorato […] in relazione agli ...