Obblighi fiscali del condominio, con il codice fiscale si trovano i dati
Ancora una settimana per la comunicazione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi a lavori di recupero edilizio o risparmio energetico sulle parti couni condominiali. Dopo i concreti interventi chiarificatori dell’Agenzia, sollecitati dal Sole 24 Ore e da Confedilizia, è arrivata anche la breve proroga sino al 7 marzo (Anaci aveva chiesto quattro mesi, Confedilizia la sospensione dell’adempimento per il 2017).
Venerdì scorso il presidente di Anaci, Francesco Burrelli, dopo aver scritto a ministro Carlo Padoan, si è incontrato con il vice ministro dell'Economia Luigi Casero: «Abbiamo proposto la realizzazione di un tavolo permanente tra tutti i soggetti interessati. Occorre maggiore sinergia tra operatori ed istituzioni, che ora però sembra ben avviata». Permane la richiesta, avanzata da tempo dallo stesso Burrelli e dal presidente di Uppi Gabriele Bruyère, di evitare le sanzioni per gli stessi amministratori. Burrelli elencando poi le ulteriori proposte avanzate al rappresentante del Governo: la definizione di un account nominativo dei soggetti aventi i requisiti di legge per amministrare i condomìni, che possa consentire una trasmissione dei dati più veloce e diretta; opportunità di accesso al credito ai condomini tramite i fondi europei; campagne informative mirate ai condomini.
L’esecuzione dell’asempimento richiesto dalle Entrate, intanto, è in pieno svolgimento: ora che è stato chiarito che si possono inviare i dati dei soli condòmini (proprietari o titolari di diritti reali) , tralasciando quelli (difficilmente recuperabili) degli altri «aventi diritto» come inquilini e conviventi.
Rimangono ancora parecchi problemi, alcuni relativi al funzionamento informatico della comunicazione: data l’infinita varietà di casi che si verificano in concreto, non sempre è possibile inquadrarli nell’ambito delle «specifiche tecniche».
Alcuni quesiti pervenuti al Sole 24 Ore sono comunquie prova della difficoltà di approccio a una dimensione rigorosa: come quello di un amministratore che prospetta il caso di rate pagate da condòmini più abbienti per aiutare un vicino “povero”: ovviamente quest’ultimo, non avendo versato nulla, non potrà detrarre nulla. Comunque le maggiori difficoltà si riscontrano nel reperimento dei dati: ricordiamo che con il codice fiscale del condòmino l’amministratore che ha accesso a Entratel o Fisconline può ritorvare i dati catastali dei relativi immobili.
La sanzione di 100 euro è ridotta a 20 euro se la comunicazione è trasmessa entro 60 giorni dal 7 marzo. Per il 2017 niente sanzioni nei casi di lieve ritardo o di errata trasmissione dei dati, sempre che l’errore non determini una detrazione indebita da parte dei condòmini.
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di Fabio Giordano, comitato tecnico Assosoftware