Imposte

Patent box, marchi da segnalare in Redditi 2018

di Raniero Spaziani

Le “nuove” regole sul patent box relativo ai marchi trovano spazio nel modello redditi. Le bozze appena pubblicate contengono un nuovo prospetto nel quale i soggetti che hanno esercitato l’opzione sui marchi nel 2015 o 2016 dovranno fornire le indicazioni previste dal Decreto del 28 novembre scorso.

La disciplina del patent box è stata modificata dall’articolo 56 del Dl n. 50/2017 (convertito dalla legge n. 96/2017), che ha previsto l’esclusione dei marchi dal patent box per i periodi d’imposta per i quali le opzioni sono esercitate successivamente al 31 dicembre 2016.
Il decreto del 28 novembre 2017 ha previsto una clausola di salvaguardia (articolo 13, «Grandfathering») per confermare la validità delle opzioni sui marchi esercitate fino al 31 dicembre 2016, prevedendo tuttavia un obbligo di indicazione in dichiarazione a partire dal modello Redditi 2018 (terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014) e per ciascun periodo d’imposta di efficacia dell’opzione.

In base al Dm del 28 novembre in dichiarazione va indicato l’ammontare di reddito agevolabile relativo ai marchi nonché i paesi esteri in cui sono fiscalmente residenti determinati soggetti del gruppo.

Tali dati, saranno oggetto di scambio di informazioni (entro tre mesi da ciascuna dichiarazione dei redditi) con i Paesi con cui sia in vigore uno strumento giuridico per lo scambio di informazioni.

In proposito, nelle bozze del modello Redditi Sc 2018 è stato inserito il prospetto di cui al Rigo RS270, relativo alla clausola di “grandfathering” che va compilato dai soggetti che per i periodi d’imposta 2015 e 2016 hanno optato per il patent box relativamente ai marchi.
Nello specifico, nel Rigo Rs270 vanno riportati:

•in colonna 1, il numero dei marchi per cui è stata esercitata l’opzione;
•in colonna 2, l’ammontare del relativo reddito agevolabile;
•nelle colonne da 3 a 5, i codici degli Stati esteri in cui sono fiscalmente residenti:
•la società che esercita il controllo diretto sul soggetto che ha esercitato l’opzione;
•l’ultima società della catena partecipativa che esercita il controllo indiretto (in quanto è controllata dallo Stato, da persone fisiche ovvero da nessun soggetto);
•le società correlate (partecipate o partecipanti per almeno il 25%) dalle quali l’impresa italiana ha ricevuto compensi per lo sfruttamento dei marchi oggetto di l’opzione; in caso di più società occorrerà utilizzare le colonne da 6 a 9 e, ove necessario, andranno compilati gli ulteriori moduli.

Le istruzioni non chiariscono se il prospetto – limitatamente alle colonne 1 e 2 – vada compilato anche dai soggetti che non fanno parte di gruppi con soggetti esteri (e che quindi non compilano le colonne da 3 in poi).

Per quanto concerne gli adempimenti dichiarativi, va poi osservato come a decorrere dal periodo d’imposta 2017 (terzo periodo successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014) l’opzione per il patent box vada esercitata direttamente in dichiarazione. In tal senso, occorre compilare:

•la Sezione IV del Quadro Op del Modello Redditi 2018 indicando, nei righi da Op16 a Op20 (anche se le attuali istruzioni al Modello richiamano i righi Op6 – Op10) per ogni tipologia di bene immateriale agevolabile:
•in colonna 1, il numero dei beni immateriali cui l’opzione fa riferimento, inclusi gli Ip collegati da un vincolo di complementarietà (rigo Op20);
•in colonna 2, l’ammontare del reddito agevolabile riferito ai predetti Ip.

Per i soggetti che beneficiano del regime, vanno infine compilati:

•il Rigo Rf 50, col. 1, per indicare la quota detassata del reddito derivante dagli Ip agevolati, che a partire dal periodo d’imposta 2017 è pari al 50%;
•Il Rigo Rf 50, col. 2, per indicare la quota di reddito agevolabile relativa ai periodi di imposta compresi tra la data di presentazione dell’istanza di ruling e la sottoscrizione del relativo accordo;
•Il Rigo Rf 55, cod. 40, per indicare le plusvalenze derivanti dalla cessione di Ip agevolati, il cui 90% non concorre a formare il reddito.

Le bozze delle dichiarazioni 2018 pubblicate dalle Entrate
(per consultarle basta cliccare sul link)

Redditi Persone fisiche (Pf) 2018

Redditi Società di capitali (Sc) 2018

Redditi Società di persone (Sp) 2018

Redditi Enti non commerciali (Enc) 2018

Irap/2018

Consolidato nazionale e mondiale (Cnm) 2018

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