Professione

Professioni, cambia la proporzionalità Ue

di Marina Castellaneta

Passi avanti per la nuova direttiva sulle professioni regolamentate. Il Parlamento europeo ha approvato, il 14 giugno, la risoluzione sulla proposta di direttiva relativa a un test di proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione. Gli eurodeputati hanno detto sì al testo, con pochi cambiamenti. L’obiettivo – scrive Strasburgo – è stabilire criteri uniformi per garantire che le valutazioni sulla proporzionalità da parte degli Stati membri prima dell’introduzione di nuove regole sulle professioni assicurino «il corretto funzionamento del mercato interno» e garantiscano «trasparenza e un elevato livello di tutela dei consumatori». Dalle precedenti consultazioni era emersa un’applicazione «incoerente del principio di proporzionalità̀ e una mancanza di trasparenza» e, così, il 10 gennaio 2017, la Commissione aveva presentato una proposta di direttiva. La proposta aveva subito modifiche, volute proprio dal Parlamento Ue e adesso arriva il testo approvato in prima lettura. Dopo l’approvazione nella seduta plenaria la posizione comune passa al Consiglio, con comunicazione ai parlamenti nazionali.

Il test di proporzionalità era già stato inserito nella direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali, ma non aveva funzionato in modo effettivo. Di qui la necessità di un atto ad hoc. In pratica, nel rispetto dell’autonomia degli Stati, il testo fissa l’onere della prova circa la necessità e la proporzionalità della misura sugli Stati membri, tenuti a un’analisi oggettiva delle circostanze. Per rispettare il requisito della proporzionalità e l’idoneità del provvedimento a conseguire l’obiettivo perseguito, le autorità nazionali devono procedere a un confronto con altre attività e con la possibile adozione di misure meno restrittive.

Tra le novità l’introduzione del «titolo professionale protetto» che comprende la regolamentazione di una professione «secondo cui l’uso del titolo in un’attività professionale o un gruppo di attività professionali è subordinato, direttamente o indirettamente... al possesso di una specifica qualifica professionale e secondo cui l’uso improprio di tale titolo è soggetto a sanzioni».

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