Sanificazione, tax credit a ostacoli: calcolo proporzionale in base alle risorse
Comunicazione all’Agenzia dal 20 luglio al 7 settembre: la percentuale del credito fruibile sarà resa nota dalle Entrate
Il credito d'imposta sanificazione interessa molti soggetti ma le risorse a disposizione sembrano insufficienti. L'articolo 125 del decreto Rilancio (Dl 34/2020) prevede l'assegnazione di un tax credit esentasse pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Il credito massimo è di 60 mila euro per beneficiario corrispondente ad una spesa agevolabile di 100 mila euro.
Coloro che hanno potenzialmente diritto al credito d'imposta devono comunicare telematicamente, dal 20 luglio al 7 settembre 2020, le spese sostenute fino al mese precedente alla data di sottoscrizione della comunicazione e l'importo che prevedono di sostenere successivamente, fino al 31 dicembre 2020.La dotazione è però di soli 200 milioni di euro e la platea dei possibili beneficiari molto ampia perché riguarda i soggetti esercenti attività d'impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, i forfettari, minimi e gli imprenditori e imprese agricole.
Anche l'ambito oggettivo è molto esteso perché comprende le spese per la sanificazione degli ambienti, l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere, calzari, ecc.), prodotti detergenti, dispositivi di sicurezza (termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti) e dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale quali barriere e pannelli protettivi, incluse le eventuali spese di installazione.
L'Agenzia, per il rispetto della dotazione stanziata, stabilisce un calcolo proporzionale: l'ammontare massimo del credito d'imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito d'imposta richiesto moltiplicato per la percentuale che verrà resa nota con provvedimento, da emanare entro l'11 settembre 2020.
Tale percentuale è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa (200 milioni) all'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti. Nel caso in cui l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti risulti inferiore al limite di spesa, la percentuale sarà pari al 100 per cento mentre negli altri casi assisteremo ad una riduzione proporzionale del tax credit spettante.Si è scelta quindi una procedura diversa dal «click »dispositivi di protezione individuale per il contenimento del Covid-19.
I fondi (50 milioni) sono stati prenotati in un secondo dall'apertura dello sportello raggiungendo in un solo minuto 59 mila richieste per complessivi 500 milioni.Il credito nei limiti dell'importo fruibile potrà essere ceduto, anche parzialmente, fino al 31 dicembre 2021, mediante comunicazione dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che determina la percentuale spettante.