Controlli e liti

Verifiche in sede con tutele variabili

di Antonio Iorio

Nella verifica fiscale nei confronti di un professionista è necessaria la sua presenza, se invece il controllo è svolto nei confronti di un’impresa la delega ad assistere alle operazioni può essere legittimamente conferita al consulente anche per telefono, a patto che ne sia data evidenza nel processo verbale. A fornire questa indicazione è stata recentemente la Corte di cassazione (sentenza 6683/2017), con una sentenza che offre lo spunto per esaminare i vari adempimenti e i diritti del professionista in caso di controlli fiscali. Vediamoli.

Vedi il grafico: Le situazioni e gli aspetti da monitorare

L’accesso nelle sede. In caso di attività commerciali, agricole o industriali, i verificatori delle Entrate o della Guardia di finanza che eseguono l’accesso, devono essere muniti di specifica autorizzazione, che ne indica lo scopo, rilasciata dal capo dell’ufficio da cui dipendono Non servono altre autorizzazioni, anche per l’eventuale controllo che i verificatori intendono svolgere in automezzi aziendali. Tuttavia l’accesso nei locali destinati all’esercizio di arti e professioni, rispetto alle attività commerciali e industriali, richiede la presenza del titolare dello studio o di un suo delegato.

L’uso promiscuo. Serve l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica se i locali sono adibiti ad uso promiscuo, intendendo per tale un luogo utilizzato sia per lo svolgimento dell’attività, sia per abitarvi ed ancora i locali comunicanti, anche se separati.

Per giurisprudenza consolidata, questa autorizzazione è ritenuta di carattere amministrativo, una sorta di atto dovuto da parte del Pm, il quale deve solo limitarsi a verificare che il controllo fiscale debba essere svolto, a richiesta dei funzionari o dei militari, in un luogo utilizzato “promiscuamente” dal contribuente da ispezionare.

Locali privati. Per accedere in luoghi privati sono necessarie specifiche condizioni. È il caso, ad esempio, dell’abitazione del contribuente, dei suoi familiari, dell’amministratore, dei dipendenti, soci, o ancora di garage, cantine e altri luoghi non di pertinenza aziendale. In queste ipotesi l’autorizzazione della Procura, rispetto al caso precedente (uso promiscuo), può essere richiesta solo in presenza di gravi indizi di violazioni alle norme tributarie.

Tali indizi devono essere esplicitati nella richiesta che i verificatori avanzano al magistrato. Quest’ultimo, se li ritiene sussistenti, concede l’autorizzazione all’accesso.

L’inosservanza di queste prescrizioni comporta per giurisprudenza di legittimità ormai consolidata l’inutilizzabilità degli atti compiuti e quindi la nullità del successivo avviso di accertamento. È evidente che nell’ultima ipotesi – accesso in locali privati – la nullità dell’accertamento può discendere sia dalla totale assenza di autorizzazione, sia dalla mancanza dei requisiti (gravi indizi di violazioni).

Pc e server. Nel corso del controllo i verificatori possono copiare ed accedere al contenuto del pc senza necessità di una specifica autorizzazione, trattandosi di beni presenti nella sede aziendale e liberamente accessibili. Non è necessaria alcuna autorizzazione. La normativa al riguardo prevede che gli impiegati che procedono all’accesso nei locali di soggetti che si avvalgono di sistemi meccanografici, elettronici e simili hanno facoltà di provvedere con mezzi propri all’elaborazione dei supporti fuori dei locali stessi qualora il contribuente non consenta l’utilizzazione dei propri impianti e del proprio personale.

Borse, plichi, casseforti, mobili. È necessaria l’autorizzazione della Procura per l’apertura coattiva di borse, plichi, mobili e simili. In sostanza si verifica quando il contribuente si oppone all’apertura ovvero contesti in qualche modo tale attività.

Posta elettronica. Stante l’assimilazione alla posta cartacea, l’apertura di email non lette da parte dei verificatori comporta l’autorizzazione della Procura. Le email aperte, invece, secondo la Guardia di finanza (circolare 1/2008) sono liberamente accessibili ai verificatori.

Grafica: Le situazioni e gli aspetti da monitorare

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