Controlli e liti

Cartelle, in soffitta il bollettino Rav: si passa a «Pago Pa»

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di Redazione Quotidiano del Fisco

Addio graduale al modello Rav, le cartelle di agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) entrano nel nuovo sistema dei pagamenti «Pago Pa». Il sistema realizzato dallo Stato e gestito dalla nuova società «Pago Pa» Spa nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda digitale Italiana.

Il nuovo modulo di pagamento «Pago Pa» ( si veda il fac-simile pubblicato sul sito www. ilsole24ore.com ) sostituirà il bollettino Rav che nel 2018 è stato utilizzato da cittadini e imprese per oltre 15 milioni di pagamenti di cartelle e avvisi ossia circa il 90% del totale delle transazioni. Mentre sono stati 1,4 milioni i versamenti effettuati agli sportelli della riscossione. Un trend che risulta confermato anche nei primi otto mesi del 2019 con oltre 10 milioni di transazioni effettuate nei canali di pagamento alternativi, a fronte di 750 mila versamenti registrati alla rete di sportelli.

Agenzia Entrate-Riscossione, dunque, gioca d’anticipo sulla stessa manovra di bilancio e si al linea a uno dei pilastri su cui Governo intenede poggiare la lotta all’evasione e all’utilizzo del contante. Per i tecnici del Mef e di Palazzo Chigi, infatti, la lotta al nero passa anche per l’introduzione dell’obbligo di sistemi di pagamento tracciati, come può essere «Pago Pa», nelle traqnsazioni con tutte le amministrazioni pubbliche.

Il modulo «Pago Pa», spiegano sempre da Ader, contiene due sezioni da utilizzare alternativamente in base al canale di pagamento scelto: una per «Banche e altri canali», con un QR code e un codice Cbill;  un’altra per i pagamenti presso «Poste italiane» caratterizzato dal riquadro data matrix. L’elemento essenziale è costituito dal codice modulo di pagamento di 18 cifre che consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto. Il modulo è stampato in modalità fronte/retro utilizzabile sia per il pagamento in unica soluzione sia per il versamento in più rate in base allo specifico documento a cui sarà allegato (cartella, rateizzazione).

Come funzionerà PagoPa? Il debitore che si reca agli sportelli fisici, come posta, banca o agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione, potrà consegnare il modulo PagoPa direttamente all’operatore, che utilizzerà la sezione con i dati riferiti al canale di pagamento scelto. Chi paga, invece, utilizzando i servizi telematici, come il portale dell’ente di riscossione o l’home banking, deve inserire il «Codice modulo di pagamento» di 18 cifre e l’importo da pagare riportati nel modulo PagoPa.

Come spiega sempre Ader, non ci sarà nessun cambiamento, per cittadini e imprese che possono continuare ad utilizzare i canali di pagamento fisici e telematici attualmente abilitati (dal sito, alle app, banche, poste, tabaccai, ricevitorie, bancomat, sportelli) versando l’importo dovuto con carta di credito o di debito, addebito in conto corrente o con le altre modalità previste.

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