L’agenzia delle Entrate con un recente question time conferma la propria posizione restrittiva rispetto a quanto affermato dalla Cassazione con la sentenza 12395 del 2024, precedente che avrebbe meritato maggiore considerazione, poiché, ancorché al momento l’unico, la sua lettura evidenzia un apparato argomentativo estremamente solido e rigoroso.
La questione
Con la risposta a interpello 911/7/2025, l’agenzia delle Entrate, Direzione rgionale della Toscana, richiamando le circolari 26/E del 2011 e 12/E del 2016, ha confermato la posizione ufficiale secondo cui il comma 6 dell’articolo 3 del Dl 23/2011, ai sensi del quale «le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 4 e 5 del presente articolo non si applicano alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate nell’esercizio di una attività d’impresa, o di arti e professioni», andrebbe letto nel...
I punti chiave
- La questione
- L’unico precedente della Corte di Cassazione e il suo rigore argomentativo
- Considerazioni di sistema: la tendenza dell’Amministrazione finanziaria a “ridurre” in via interpretativa la portata delle norme di agevolazione e la posizione di contrasto assunta dalla recente giurisprudenza di legittimità
- Conclusioni