Adempimenti

Compensazioni doc per gli F24 a zero

di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi


Ultimi giorni disponibili per poter procedere con il pagamento degli acconti d’imposta e contributivi in scadenza giovedì 30 novembre. In questo scenario, come sempre complicato dall’accavallarsi di novità normative e di clamorosi dietrofront legislativi, su tutti il nuovo regime di cassa per i semplificati, e il più che probabile rinvio al 2018 dell’Iri, non vanno dimenticate le regole che sovrintendono alla corretta presentazione degli F24. Regole che sono in continuo divenire (da ultimo le modifiche di cui al decreto legge 50/2017), che mutano a seconda della tipologia del contribuente tenuto al versamento e che si complicano al bisogno in presenza di compensazioni orizzontali con altri tributi. Prima di riepilogare quali sono i vincoli da rispettare per poter correttamente gestire l’adempimento, giova in questa sede ricordare che le ulteriori novità riguardanti un possibile blocco delle compensazioni “a rischio” annunciate nella legge di Bilancio 2018, entreranno in vigore solo dal prossimo anno e quindi non interessano i pagamenti di fine mese. (LA CHECK LIST)
I pagamenti con F24
Per i soggetti titolari di partiva Iva vi è l’obbligo di presentare il modello F24 esclusivamente con modalità telematiche.La presentazione può avvenire in modo diretto attraverso i servizi messi a disposizione dall’agenzia delle Entrate («F24 web» e «F24 online») utilizzando i canali Entratel o Fisconline, oppure mediante i servizi di internet banking degli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia (banche, Poste italiane e agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento). In alternativa è sempre possibile avvalersi dell’opera d’intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf ecc.) che sono abilitati all’utilizzo del canale telematico Entratel (servizio «F24 cumulativo», o «F24 addebito unico»). I contribuenti non titolari di partita Iva (compresi i soci di società), possono, invece, presentare il modello F24, purché senza utilizzo di crediti in compensazione, in forma cartacea presso gli sportelli degli intermediari della riscossione, senza alcun limite d’importo (è stato rimosso il precedente limite fissato a quota mille euro).
Le compensazioni: F24 a zero
In questo caso sia per i privati che per i titolari di partita Iva valgono le medesime regole. Le deleghe a “zero” possono, infatti, essere presentate esclusivamente utilizzando i servizi dell’agenzia delle Entrate, anche per il tramite di un intermediario. Quindi, per chi avesse crediti da compensare tali da far chiudere il modello F24 a zero, il messaggio è chiaro: bisogna adoperarsi per tempo assicurandosi l’accesso ai canali telematici dell’Agenzia; in alternativa, come detto, non resta che rivolgersi ad un intermediario abilitato.
Compensazioni a debito
Nel caso di compensazioni con saldo a debito ci sono regole differenziate a seconda che si tratti di titolari di partita Iva o privati.Per i privati gli F24 che contengono crediti utilizzati in compensazione, con saldo finale maggiore di zero, possono essere presentati esclusivamente per via telematica, mediante i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate o mediante i servizi di internet banking. Per i titolari di partita Iva il Dl 50/2017 ha esteso, anche alle compensazioni degli importi a credito relativi alle imposte sui redditi, Irap, ritenute, addizionali, imposte sostitutive e crediti di imposta da indicare nel quadro RU, l’obbligo dell’utilizzo dei canali telematici dell’agenzia delle Entrate, finora previsto solo per l’Iva. Tutte le compensazioni (e non più solo quelle superiori a 5mila euro o in casi di F24 a saldo zero) dovranno ora viaggiare per il tramite dei servizi telematici dell’Agenzia.

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