Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza rafforza il ruolo dei sindaci, richiedendo un controllo continuativo volto a cogliere tempestivamente i segnali di allarme. Ne derivano un ampliamento dei doveri e dei poteri attribuiti a sindaci e revisori, tra cui obblighi di segnalazione e possibilità di attivare procedure di liquidazione giudiziale. Ciò comporta un’estensione delle responsabilità e delle iniziative richieste agli organi di controllo.
Con l’introduzione del Dlgs 2 gennaio 2019, n. 14, istitutivo del Codice della crisi d’impresa e dell’Insolvenza (“Ccii”), i sindaci sono tenuti oggi ancor più di ieri a svolgere un’attività di controllo continuativo e permanente sull’attività dell’impresa al fine di poterne monitorare un’eventuale crisi o stato di insolvenza.
In tale senso, ...
I punti chiave
- Nuovi compiti per sindaci e revisori
- Tempestività della segnalazione agli amministratori
- La previsione dell’insorgenza della crisi d’impresa
- Il potere di presentare istanza di liquidazione giudiziale
- La vigilanza sui principi di corretta amministrazione in tema di sviluppo sostenibile
- La riforma dell’articolo 2407 del Codice civile




