Nel corso dei primi mesi del 2025 l’agenzia delle Entrate ha avviato una campagna di controlli mirata ai contribuenti in regime forfettario, ponendo particolare attenzione a coloro che, nel 2021, hanno superato la soglia di 65.000 euro di ricavi/compensi. L’obiettivo dell’amministrazione è stato quello di verificare l’esatta applicazione del regime nell’anno 2021 e, ove riscontrata la violazione del limite, ricostruire il reddito 2022 secondo le regole del regime ordinario. Alla luce di ciò, l’analisi si concentra sui principali profili difensivi che possono essere fatti valere sia nel contraddittorio obbligatorio antecedente l’atto sia in sede di opposizione all’atto di accertamento, con particolare riguardo alla questione del riconoscimento dei costi nell’anno successivo al superamento della soglia e alle tecniche di ricostruzione del reddito.
Regime forfettario e superamento della soglia
L’articolo 1, comma 543, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) prevede che, per i contribuenti ammessi al regime forfettario, i redditi siano tassati su una base imponibile ridotta, pari al 15%, calcolata applicando un coefficiente di redditività ai ricavi o ai compensi.
Tale coefficiente varia in base all’attività ...
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