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Lavoro autonomo, la rilevanza Iva delle spese rimborsate

di Roberto Curcu e Claudio Sabbatini

N. 41

Settimana Fiscale

Nell’ambito della riforma dell’Irpef (Dlgs 192/2024) è stato modificato anche il meccanismo attraverso il quale il professionista deve (può) riaddebitare al committente le spese per lo svolgimento dell’incarico. Nel silenzio della norma, si è posta la questione relativa al regime Iva applicabile al riaddebito di tali importi. L’agenzia delle Entrate ha chiarito, correttamente, che l’addebito di tali spese è rilevante ai fini Iva e, richiamando l’articolo 3, comma 3, ultimo periodo, del Dpr 633/1972, ha individuato la disciplina applicabile. Secondo la norma richiamata, le prestazioni di servizi rese o ricevute dai mandatari senza rappresentanza sono considerate prestazioni di servizi anche nei rapporti tra il mandante e il mandatario.

Le modifiche del Dlgs 192/2024

Dal 1° gennaio 2025, dette spese – allorché sono sostenute dal professionista in nome proprio e per conto del cliente e a quest’ultimo addebitate analiticamente - non concorrono alla formazione del reddito di lavoro autonomo (articolo 54, comma 2, lettera b) del Tuir).

Si tratta di rimborsi spese che non sono neppure assoggettati a ritenuta (del resto...