Precompilata, dopo il blocco del sito delle Entrate c’è la proroga di 10 giorni
L’Agenzia ufficializza con un provvedimento l’indisponibilità dei servizi nella giornata di venerdì 16 maggio: scatta il differimento delle scadenze
E proroga fu. Arriva il provvedimento con cui l’agenzia delle Entrate prende atto dei problemi verificatisi nella propria area riservata venerdì 16 maggio. Sogei, il partner tecnologico dell’amministrazione finanziaria, «ha comunicato – si legge nel provvedimento 225451/2025, firmato dal direttore Vincenzo Carbone e pubblicato nel pomeriggio di martedì 20 maggio sul sito delle Entrate - l’impossibilità da parte dei contribuenti di accedere alla propria area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate con conseguente indisponibilità dei servizi ad essa connessi dalle ore 10.04 alle ore 19.30 del 16 maggio 2025».
Il differimento automatico
Scatta così l’automatico differimento di dieci giorni delle scadenze in calendario per venerdì scorso, tra cui spiccano i versamenti dell’Iva e quelli delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta. Per effetto dello slittamento ci sarà tempo fino al 30 maggio (perché i dieci giorni si calcolano dalla data di pubblicazione del provvedimento) per procedere a effettuare gli adempimenti, senza incappare così in sanzioni per ritardi o omissioni.
L’efficacia
La norma di riferimento è contenuta nel Dl 498/1961, in base al quale in caso di eventi eccezionali che impediscono il regolare funzionamento degli uffici dell’amministrazione finanziaria, gli adempimenti in scadenza nel periodo interessato subiscono un differimento in avanti di dieci giorni. Solo che, vista l’epoca digitale in cui viviamo, non occorre più attendere la pubblicazione del provvedimento in «Gazzetta Ufficiale» ma basta quella sul sito delle Entrate, avvenuta nel pomeriggio di martedì 20 maggio. E di qui, appunto, scatta il calcolo
Le richieste dei professionisti
Una disposizione immediatamente invocata dal Consiglio nazionale dei commercialisti non appena nella mattinata di venerdì si erano verificati problemi e contingentamenti dei tempi nell’accesso all’area riservata del sito delle Entrate. Anche il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro aveva chiesto da subito una presa d’atto dei malfunzionamenti con una moratoria delle sanzioni per gli adempimenti in scadenza.
La corsa alla precompilata
I problemi si erano verificati all’indomani dell’apertura del flusso per le modifiche, l’accettazione o l’invio della dichiarazione precompilata. La concomitanza con la corsa del “popolo dei 730” a trasmettere alle Entrate la dichiarazione 2025 per accelerare i tempi per ottenere i rimborsi (nei casi in cui si risulti a credito per effetto di oneri detraibili o deducibili) ha, di fatto, interferito con le ordinarie scadenze in calendario per il 16 maggio. Da qui la presa d’atto dell’Agenzia che, già nel pomeriggio di venerdì, aveva già annunciato un provvedimento – una volta completata la ricognizione sulla durata dei disservizi – per concedere lo slittamento automatico.