Contabilità

Bilanci, crescono i conti «per tipologia»

di Giuseppe Carucci e Barbara Zanardi

La chiusura dei bilanci 2016 passa da un attento test del piano dei conti.

Alcune delle novità introdotte dal Dlgs 139/2015, infatti, rendono necessaria la creazione di nuovi conti contabili che consentano di raccogliere, già in fase di registrazione, le informazioni necessarie per redigere correttamente sia lo schema di bilancio che la nota integrativa.

Sparisce l’area straordinaria

A seguito dell’eliminazione dell’area straordinaria del conto economico, gli oneri e i proventi di natura straordinaria dovranno essere riclassificati per natura nelle varie voci di costo e di ricavo.

Con riferimento agli oneri straordinari, ad esempio, l’Oic 12 chiarisce che vanno inserite in B14 «Oneri diversi di gestione» solo le sopravvenienze non iscrivibili per natura nelle altre voci della classe B. Se prima di tali modifiche era sufficiente avere in contabilità un unico conto riferito alle sopravvenienze passive (o al massimo un conto per le ordinarie e uno per le straordinarie), ad oggi sono necessarie varie voci che tengano conto della natura dei costi cui si riferiscono e dunque vari conti di sopravvenienze, per servizi, per spese relative ai dipendenti, alle materie prime, eccetera.

Accantonamenti per natura

Analogo ragionamento vale con riferimento agli accantonamenti rischi e oneri ai quali in conto economico sono riferite le voci B12 e B13, rispettivamente, «Accantonamenti per rischi» e «Altri accantonamenti». A tal proposito, il citato Oic 12 conferma che gli accantonamenti debbano essere iscritti prioritariamente nelle voci di costo di conto economico delle classi pertinenti (B, C o D), dovendo, anche in questo caso, prevalere il criterio della classificazione per natura dei costi. Le voci B12 e B13, dunque, saranno utilizzate solo in via residuale, ad esempio, per gli accantonamenti a un fondo rischi per crediti ceduti per i quali, una volta trasferiti sostanzialmente tutti i rischi, rimangano in capo al cedente taluni rischi minimali.

Anche con riferimento a questo aspetto dunque è necessario disporre di conti ad hoc riferiti, ad esempio, agli accantonamenti per costi di servizi (B7), per cause con i dipendenti (B9) o per imposte indirette (B14).

Le nuove voci negli schemi

Anche gli schemi di bilancio sono toccati dalle novità con l’inserimento di nuove voci.

Se nel conto economico, area D, sono aggiunte due voci per le rivalutazioni e le svalutazioni di strumenti finanziari derivati, nello stato patrimoniale, sia nell’attivo immobilizzato che nel circolante, si fa posto alla valorizzazione degli strumenti finanziari derivati attivi mentre quelli passivi si collocano trai fondi per rischi ed oneri. È evidente che anche il piano dei conti deve essere specularmente integrato per essere in linea con i nuovi schemi.

Riguarda, poi, trasversalmente sia il conto economico che lo stato patrimoniale l’introduzione delle voci riferibili alle imprese “sorelle” cioè quelle sottoposte al controllo delle controllanti. Da tale novità discende l’opportunità di creare nel piano dei conti voci ad hoc per la contabilizzazione di crediti, debiti, dividendi, interessi attivi e altri proventi finanziari riferibili alle “sorelle”.

Il rendiconto finanziario

Anche l’obbligo di redazione del rendiconto finanziario può generare l’esigenza di ampliare il piano dei conti.

Nel rendiconto, infatti, per giustificare la variazione annuale di disponibilità liquide, i flussi di cassa devono essere suddivisi tra tre aree riferibili all’attività operativa, di investimento e di finanziamento. Considerato che l’area operativa comprende, in sintesi, i flussi di cassa derivanti dalle operazioni connesse all’attività dell’impresa, mentre l’area dell’attività di investimento comprende quelli derivanti dalle operazioni di acquisto e di vendita delle immobilizzazioni, per imputare correttamente i flussi di cassa alle due aree sarà necessario, ad esempio, distinguere già contabilmente i fornitori di beni e servizi da quelli di immobilizzazioni.

Come cambia il piano dei conti

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