Contributo conto impianti in ritardo, va tassata la sopravvenienza attiva
Come effetto per il futuro si riducono le quote di ammortamento. L’agenzia delle Entrate fa i conti con la riforma del reddito di lavoro autonomo
Un contributo in conto impianti incassato nel 2025 da un professionista a fronte dell’acquisto di beni strumentali riduce l’importo degli ammortamenti deducibili e, se viene acquisito in un periodo d’imposta successivo al sostenimento del costo dei beni, forma sopravvenienza attiva (attualmente imponibile) per le quote di ammortamento nel frattempo dedotte in eccedenza.
Con la risposta a interpello 277/2025 l’agenzia delle Entrate ritorna sul principio di onnicomprensività del reddito di lavoro autonomo...
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